Erg esce dal deposito di stoccaggio di Rivara, ma il progetto andrà avanti
Adesso si chiamerà Rivara Gas Storage e le parti hanno siglato un accordo “di reciproca soddisfazione”. La Regione: “Speriamo che anche i soggetti rimasti recedano”
“Non è cambiato nulla, la società ha solo cambiato nome”. Così la segreteria di Rivara Gas Storage ha commentato l'uscita di Erg dalla società che ha progettato il contestato mega-deposito di gas sotterraneo a Rivara di San Felice sul Panaro, nell'area modenese fortemente colpita dai terremoti di maggio.
Erg, entrata nel progetto nel 2008 attraverso una partnership con la società inglese Independent Resources, aveva acquisito una quota di minoranza nella joint
venture denominata ERG Rivara Storage srl.
Ai fini dell'uscita di ERG dalla compagine della Joint Venture, si legge nella nota, i soci hanno raggiunto un accordo transattivo di reciproca soddisfazione ai sensi del quale la
partnership modificherà la propria denominazione da ERG Rivara Storage in Rivara Gas Storage.
Dopo il terremoto in Emilia, il ministero dello Sviluppo economico ha respinto la richiesta di autorizzazione all'accertamento di fattibilità dello stoccaggio, bloccando di fatto il progetto.
“Bene l'uscita di Erg da un progetto, che è impossibile venga realizzato. Ora verificheremo
che anche gli altri soggetti recedano, senza trucchetti”. Così la Regione Emilia-Romagna, per bocca dell'assessore Gian Carlo Muzzarelli, commenta l'uscita di Erg dalla società che progetta il mega deposito sotterraneo di gas a Rivara.
“Il nostro impegno - prosegue l'assessore - è e resta quello di ottenere dal Governo l'archiviazione totale e formale della pratica, come chiediamo da tempo. In questo senso,
accogliamo con favore la lettera del Ministero dell'Ambiente, e faremo le necessarie verifiche giuridiche per assicurarci che non si possano aprire nuovi spazi per chi vuole, a dispetto di tutto, riaprire la partita”.