L’Europa si prepara a contestare a Gazprom violazioni antitrust sui take or pay
Bruxelles invierà una lettera, dopo l’indagine su presunte violazioni delle norme sulla concorrenza nei contratti a lungo termine stipulati con Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia
La Commissione europea si prepara a contestare a Gazprom una serie di violazioni delle norme sulla concorrenza, nell'ambito di un’indagine antitrust sui comportamenti commerciali del colosso russo del gas in Europa centrale e orientale.
Lo ha annunciato il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia. “Stiamo preparando la dichiarazione delle nostre contestazioni” ha detto Almunia in Lituania.
La dichiarazione rappresenta un passo formale che consente alla società presa di mira di replicare, prima della decisione finale. Almunia non ha voluto fornire una possibile data per la dichiarazione, ma il presidente lituano Dalia Grybauskaite ha dichiarato che l'indagine antitrust è stata “anticipata in modo da poter chiudere nella primavera 2014”.
Il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger in settembre aveva annunciato che gli esperti giungeranno a un'analisi nel giro di sei mesi. Bruxelles ha aperto nel settembre 2012 un’indagine sull’utilizzo da parte del colosso russo dei contratti a lungo termine in relazione a presunte violazioni delle norme antitrust Ue in vari paesi Ue, come Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia.
“Per la Lituania i prezzi sono aumentati del 600% tra il 2006 e il 2012” ha detto il premier Algirdas Butkevicius. “Prezzi del genere hanno un impatto sulla concorrenza” ha detto.
“Qualunque società attiva all'interno del mercato unico europeo, a prescindere da dove ha sede, deve rispettare le regole - ha messo in chiaro Almunia - e noi sospettiamo che Gazprom abbia ostacolato il libero flusso di gas tra gli Stati membri e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento”, oltre ad aver “imposto prezzi ingiusti ai consumatori”.
Ora, quindi, “ci siamo mossi alla fase di preparazione di una lettera di contestazione” a Gazprom che, una volta ricevutala, avrà modo di accedere al dossier raccolto da Bruxelles e di difendersi rispondendo alle accuse della Commissione. L’invio della lettera di per sé non pregiudica la decisione finale che prenderà Bruxelles.
“Sarebbe prematuro - ha aggiunto il commissario - anticipare quali potrebbero essere i prossimi passi avanti”.