Gas: Cingolani, non vogliamo nuove trivelle, ma la valorizzazione della produzione nazionale
Se si aumentasse o raddoppiasse la piccola aliquota di gas nazionale rispetto a quello importato, trasporto e stoccaggio costerebbero meno
"Noi non vogliamo aumentare l'estrazione da giacimenti esistenti aumentando la quota totale di gas perché, per rispettare l'Accordo di Parigi, dovremmo mantenere la quota totale di gas: non vogliamo fare nuove trivelle, ma solo ottimizzare giacimenti che ci sono già". Lo ha detto il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, in audizione alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato.
Un’operazione transitoria
"Ci vogliono tempi e investimenti e l'impresa deve valere la spesa, ma è chiaro che, se si aumentasse o raddoppiasse la piccola aliquota di gas nazionale rispetto a quello importato, si salverebbe l'Iva - che rimarrebbe in casa -, trasporto e stoccaggio costerebbero meno e si potrebbe, con operazioni concordate, prendere un’aliquota di questo gas, magari territorialmente estratto, e fare accordi a prezzi controllati per favorire le attività delle aziende. Naturalmente stiamo discutendo soprattutto con chi estrae e produce gas". E conclude: "Non stiamo parlando di una cosa per sempre: ma per periodo di due-tre anni, per mitigare questa fase complessa, potrebbe essere fattibile".