Gas indietro tutta: nel 2012 ne abbiamo consumato meno che nel 2003
Il calo sul 2011 è stato del 4,1%, quello sul 2010 del 10,2%. Male soprattutto termoelettrico e industria. Rispetto ai livelli pre crisi del 2007, i consumi termoelettrici sono diminuiti rispettivamente del 26,5% e del 14,4%. Stazionario il civile
Nel 2012 i consumi italiani di gas hanno avuto un nuovo crollo, a causa del calo sia della domanda termoelettrica, penalizzata dalla debolezza dei consumi di elettricità e dalla concorrenza delle rinnovabili, sia di quella industriale.
Secondo le elaborazioni della "Staffetta Quotidiana" su dati di Snam Rete Gas, l'Italia ha consumato 74,25 miliardi di metri cubi, ben al di sotto dei 77,68 del 2003. La diminuzione sul 2011 è stata del 4,1% mentre quella sul 2010 è del 10,2%. Tutto ciò nonostante il 2012 sia stato ben più freddo del 2011. Analizzando la domanda per settore di consumo, la flessione più pronunciata si registra nella produzione termoelettrica: 24,68 miliardi di metri cubi, in calo dell'11% sul 2011 e addirittura del 17,2% sul 2010. Segue l'industria, che nei 12 mesi cede il 2% a 13,27 miliardi di metri cubi (-0,4% sul 2010). Chiude invece poco sopra i livelli del 2011 il comparto civile: 33,88 miliardi, in aumento dello 0,8% su anno ma in calo del 7,2% sul 2010. Rispetto ai livelli pre-crisi del 2007, i consumi termoelettrici sono diminuiti del 26,5%, quelli industriali del 14,4%.
Passando ai dati mensili, a dicembre i consumi hanno beneficiato dell'effetto meteo, risalendo a 9.157,7 milioni di metri cubi, in aumento del 3,3% sullo stesso mese del 2011 (sul 2010 il calo è invece del 14,1%). A riportare il segno più per la prima volta da agosto sono stati i consumi civili, in aumento del 12,7% a 5.960,8 milioni di metri cubi (-7% invece rispetto al rigido dicembre di due anni fa). Ancora in flessione, invece, sia l'industria che il termoelettrico: le grandi imprese hanno prelevato in tutto 1.085,5 milioni di metri cubi (-2,3% sul 2011 e -6% sul 2010) e le centrali 1.906,6 milioni di metri cubi (rispettivamente -12% e -30,9%).