Gas. Mosca contesta la direttiva Ue. Berlino raddoppia il Nord Stream
La posa nel Baltico non ostacola la navigazione marittima né ha impatti ambientali negativi
Il ministero dell'Energia russo ritiene che gli emendamenti alla direttiva sul gas dell'Unione Europea proposti dalla Commissione siano discriminatori. "Riteniamo che l'iniziativa sia discriminatoria, di natura puramente politica e che contraddica le norme generalmente accettate nel diritto marittimo", ha affermato un rappresentante del ministero.
È stato riferito in precedenza che gli emendamenti alla direttiva sul gas dell'Ue non permetteranno di far rientrare automaticamente i gasdotti dai paesi terzi nelle norme del terzo pacchetto energetico e che Bruxelles dovrà accettare la costruzione del gasdotto Nord Stream 2 dalla Russia alla Germania.
Nel frattempo, la costruzione del controverso gasdotto Nord Stream 2, sul Mar Baltico, è stata definitivamente approvata in Germania.
Dopo l'ok dell'amministrazione mineraria di Stralsund del gennaio scorso, è arrivata anche l'autorizzazione dell'Ente federale per la navigazione marittima. La costruzione nella zona economica esclusiva lunga 31 km non ostacola né gli interessi della navigazione marittima né dell'ambiente marino, secondo l'ente che ha rilasciato l'autorizzazione.