Il gas russo: l’Europa rilancia sul Corridoio Sud, Gazprom si allea in Turchia
La Serbia si prepara a un taglio delle forniture in seguito alla crisi ucraina
Una delegazione della Gazprom, guidata dal vicepresidente Aleksandr Medvedev e dalla direttrice generale Elena Burmistrova, ha avuto un incontro con il ministro dell’Economia turco, Taner Yildiz, alla presenza dei manager dell’azienda di stato Botas, il più importante partner del gruppo Gazprom. È stato raggiunto un accordo mutualmente vantaggioso sul prezzo delle forniture a Botas, nell’ambito delle negoziazioni previste per la revisione dei prezzi del gas.
La Turchia è il più importante acquirente di gas naturale russo dopo la Germania. Nel 2014 i consumatori turchi hanno ricevuto 27,4 miliardi di metri cubi di metano.
Le forniture di gas russo alla Turchia vengono trasportate dal Blue Stream e i gasdotti Trans-Balcanici. Il 1° dicembre scorso le due società avevano firmato un memorandum d’intesa per la costruzione della parte offshore di un gasdotto dalla Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero. La capacità del gasdotto sarà di 63 miliardi di metri cubi, 50 dei quali verranno distribuiti in un nuovo hub sul confine greco-turco. La costruzione del gasdotto sarà realizzata dal gruppo Gazprom Russkaja.
Sul fronte del passaggio in Ucraina, secondo la Gazprom il Paese “non ha effettuato il pagamento anticipato concordato in tempo. Restano solo 219 milioni di metri cubi di gas prepagato. Occorrono circa due giorni per trasferire il denaro necessario dal conto di Naftogaz a quello di Gazprom. Pertanto, poiché la quantità ordinata è di 114 milioni di metri cubi, le forniture di gas russo all’Ucraina termineranno tra soli due giorni, il che solleva seri rischi per il transito del gas verso l’Europa”.
Per questo motivo i Paesi dell'Unione Europea devono “intensificare” gli sforzi per aumentare le importazioni di gas dall'Asia Centrale attraverso il cosiddetto Corridoio Sud e recuperare, in futuro, un rapporto economico con la Russia su basi più eque. È quanto si legge nel documento messo a punto dalla Commissione Europea per indicare il cammino verso un mercato energetico unico.
“Le criticità politiche degli ultimi mesi hanno mostrato che la diversificazione delle fonti energetiche, dei fornitori e delle rotte è cruciale per assicurare approvvigionamenti sicuri e affidabili”, si legge nel documento. “Quando le condizioni saranno giuste, la Ue valuterà una riformulazione delle relazioni energetiche con la Russia sulla base di termini più equi”, aggiunge Bruxelles.
La Serbia intanto si prepara ad affrontare un’eventuale crisi nelle forniture di gas, avendo riserve a sufficienza. Lo ha detto il ministro dell'energia Aleksandar Antic. “A tutt'oggi la situazione è stabile e siamo in grado di garantire le forniture di tutti i generi di energia alla popolazione serba, indipendentemente se vi saranno o meno problemi nel transito di gas attraverso l'Ucraina”, ha detto il ministro Antic.