Gasdotti. Tap, slitta a gennaio 2022 il processo con 19 imputati
Tra le contestazioni, l'avvio dei lavori e la prosecuzione delle operazioni anche in alcune aree che risulterebbero sottoposte a vincolo paesaggistico
Slitta al 14 gennaio prossimo la prima udienza del processo scaturito dall'inchiesta della procura di Lecce sui lavori di realizzazione del tratto terminale del gasdotto Trans Adriatic pipeline (Tap) a Melendugno (Lecce). Diciotto persone fisiche sono imputate, tra dirigenti della società Tap, imprenditori e legali rappresentanti delle ditte che hanno eseguito i lavori in appalto. Imputata è anche la società Trans Adriatic Pipeline Italia.
15 parti offese
A conclusione dell'inchiesta sono state riconosciute 15 parti offese, tra cui i sindaci dei comuni leccesi di Melendugno, Calimera, Castri di Lecce, Lizzanello, Vernole, Martano, Zollino, Corigliano d'Otranto, la regione Puglia, il ministero dell'Ambiente, il comitato No Tap Salento, le associazioni Codacons, Italia Nostra e Vas Aps Onlus. Tra le contestazioni, l'avvio dei lavori e la prosecuzione delle operazioni anche in alcune aree che risulterebbero sottoposte a vincolo paesaggistico, l'inquinamento della falda a causa dell'incompleta impermeabilizzazione, l'espiano di ulivi e la realizzazione di alcune opere abusive. Lo scorso marzo c'è stata la sentenza di condanna di primo grado per gli attivisti No Tap.
5 miliardi di metri cubi
Intanto, "dall'avvio delle forniture a fine 2020 ad oggi, cinque miliardi di metri cubi di gas naturale provenienti dall'Azerbaigian sono entrati in Europa attraverso il metanodotto Trans adriatic pipeline (Tap) presso il punto di interconnessione di Kipoi, al confine tra Grecia e Turchia, dove il gasdotto si collega al Trans Anatolian Pipeline (Tanap)”, come si legge in un comunicato dell’azienda. Tap, in Italia, approda sulla costa salentina di Melendugno (Lecce). Luca Schieppati, managing director di Tap, spiega che "siamo molto lieti di raggiungere questo importante traguardo e consolidare il ruolo di Tap come un operatore affidabile nel panorama energetico europeo. Oltre a rafforzare la sicurezza energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti su più mercati, i volumi di gas forniti da Tap supportano la transizione energetica, in particolare nell'Europa sudorientale". "Continueremo inoltre a perseguire nuove opportunità di trasporto di fonti energetiche carbon neutral, come l'idrogeno - conclude - riducendo le emissioni, in linea con gli obiettivi di transizione energetica dell'Unione Europea".