Gasdotti. Zanonato, De Vincenti e Russo sul Tap e sul Galsi
"Un segnale dal governo", ha detto l'amministratore delegato di Tap. “Il Galsi non è alternativo al Tap'', ha specificato il ministro dello Sviluppo Economico. "Il Governo terrà debitamente conto del parere espresso dal Comitato Via Puglia”, ha detto il sottosegretario
"Aspettiamo un segnale dal governo". Lo ha detto l'amministratore delegato di Tap (Trans adriatic Pipeline) Italia, Giampaolo Russo, rispondendo a Bari a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano cosa si aspettasse ora dall'esecutivo Letta, circa il progetto del gasdotto che, partendo dall'Azerbaigian, dovrebbe attraversare la Grecia per poi giungere sulle coste pugliesi, precisamente a Melendugno, in provincia di Lecce.
Proprio questa localizzazione dell'approdo è stata bocciata dal Comitato di valutazione ambientale della Regione Puglia e poi dalla giunta Vendola, il cui parere però non è vincolante. Quanto ai termini di tempo entro i quali la società Tap è disposta ad aspettare una decisione definitiva, che spetta al governo nazionale, ha sottolineato che si tratta "di un progetto, di più di 40 miliardi di euro, integrato con altri Paesi. L'accordo internazionale prevede un impegno di promozione e facilitazione. Il fatto che il governo abbia ottenuto che il Tap fosse inserito tra i progetti di interesse comunitario è un grande risultato".
La procedura di Via nazionale "è cominciata: l'impegno della commissione Via, reiterato anche a Lecce, era di finire l'esame a maggio per avere un decreto di compatibilità ambientale a giugno”.
Invece il gasdotto Galsi, che porterà il gas dall'Algeria all'Italia, ''non è alternativo al Tap'', ha specificato nel corso del Question Time in Parlamento il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, in merito ad un'interrogazione sull'approvvigionamento energetico della Sardegna.
''Sia il Galsi che il Tap soddisfano l'esigenza del nostro Paese di diversificare le fonti di approvvigionamento''. I ritardi del Galsi ''non sono in nessun modo connessi al Tap. Sono legati alla crisi del mercato energetico che non favorisce gli investimenti della compagine azionaria che è soprattutto algerina''.
"Il Governo terrà debitamente conto del parere espresso dal Comitato Via (valutazione impatto ambientale) della Regione Puglia sull'attuale configurazione del progetto Tap e solleciterà una più attenta analisi dell'intero ventaglio di possibili scelte di approdo. Obiettivo: contemperare al meglio la tutela ambientale con la strategicità del gasdotto per il Paese e per l'Europa", ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, incaricato di seguire il dossier. ''Ho letto con attenzione il parere del Comitato Via che si esprime negativamente, principalmente per una carenza di analisi comparativa, da parte della società, tra l'approdo da essa scelto e le possibili alternative. Viene anche rilevata una scarsa attenzione agli impatti sull'economia locale e la vocazione turistica del territorio. Sia il Mise che il Ministero dell'Ambiente - assicura De Vincenti - terranno debitamente conto di questo parere e solleciteranno l'acquisizione di una più completa analisi delle diverse ipotesi di approdo, per arrivare ad una scelta che consenta di contemperare al meglio le esigenze di tutela ambientale del territorio con il rilievo strategico dell'opera per l'Italia e l'Europa”.