Energia

Il ministro degli Esteri a Beirut ha sostenuto la compagnia italiana per lo sviluppo dei progetti nel Mediterraneo

L’Eni ha avviato, in anticipo rispetto a quanto annunciato, l’estrazione di gas del progetto in acque profonde Jangkrik Development Project, nell’offshore dell’Indonesia.
Il progetto comprende i giacimenti di Jangkrik e Jangkrik Nord Est, ubicati nel blocco Muara Bakau, bacino del Kutei, nello stretto di Makassar. La produzione, assicurata da dieci pozzi sottomarini collegati all’Unità Galleggiante di Produzione (Fpu) varata a fine marzo scorso, raggiungerà gradualmente 13 milioni di metri cubi di gas al giorno, equivalenti a 83mila barili di olio equivalente al giorno. Il gas prodotto, dopo essere stato trattato a bordo della nave, verrà spedito grazie a una conduttura lunga 79 chilometri al nuovo impianto di ricezione a terra, entrambi costruiti da Eni, per poi raggiungere, attraverso il sistema di trasporto dell’isola di East Kalimantan, l'impianto di liquefazione di Bontang. Il gas prodotto, destinato sia al mercato domestico sia all’esportazione, fornirà un contributo significativo alle esigenze energetiche dell’Indonesia e al suo sviluppo economico.
Nel frattempo il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha auspicato che l'Eni possa avere un ruolo nello sfruttamento dei giacimenti di gas offshore del Libano. "L'Eni è un player globale che sta avendo grandi performance a livello internazionale - ha sottolineato il capo della Farnesina - e speriamo che possano esserci buone occasioni di lavoro anche in Libano, sulla scia di quanto avvenuto in passato nella Regione". Sono 53, tra cui appunto l'Eni, le compagnie prequalificate per lo sfruttamento dei giacimenti di gas al largo delle coste libanesi, i primi dei quali verranno assegnati entro la fine di quest'anno.