Il governatore della Basilicata dice no all’abbandono dell’energia “regionale”
Il presidente Vito De Filippo ha parlato di strategia fallimentare l’ipotesi di una riforma dell’articolo 117 in materia di responsabilità concorrenti tra Stato ed enti locali
“L'Italia è un Paese che ha molte debolezze sul versante energetico, ma ci sono scorciatoie per affrontare questo problema che vanno evitate perché sarebbero fallimentari”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo all'incontro internazionale promosso dall'Api a Maratea (Potenza) sul tema “Uscire dalla crisi economica con la green economy”.
“Spero - ha aggiunto il governatore lucano - che anche le ipotesi che in documenti informali attualmente circolano sulla riforma dell'articolo 117 della Costituzione che fa dell'energia una materia a responsabilità concorrente tra Stato e Regioni venga definitivamente accantonata perché produrrebbe lo stesso risultato fallimentare che ha prodotto la strategia di centralizzazione fatta negli anni scorsi in materia nucleare.
De Filippo ha poi sottolineato che “in materia energetica bisogna rilanciare la concertazione e la condivisione con i territori. E questo può rappresentare anche un'opportunità per il Mezzogiorno, per il quale la green economy e l'insieme di quelle azioni che vanno sotto il nome di smart cities, città che consumino sempre meno e siano più sostenibili, possono rappresentare un'occasione di riscatto, un terreno di semina che chiami tutti a dare il proprio contributo per rilanciare questa parte del Paese”.