Il Governo sblocca anche il progetto Tap, il gasdotto dall’Azerbaigian alla Puglia
Il Consiglio dei Ministri ha inserito l’opera nel decreto Sblocca-Italia, sottolineandone la strategicità nella diversificazione degli approvvigionamenti di gas
Si accende il primo disco verde per il progetto Tap, il gasdotto che dall'Azerbaigian arriverà sulle coste del Salento, dopo aver attraversato Albania, Grecia e Mare Adriatico. Il Consiglio dei Ministri ha inserito l’opera nel decreto Sblocca-Italia, sottolineandone la strategicità per la diversificazione degli approvvigionamenti di gas. Il progetto vale quaranta miliardi di investimento, 800 chilometri di percorso, 10 miliardi di metri cubi di gas trasportati all'anno con possibilità di raddoppiarli, circa 10 chilometri di condotta in Salento, di cui 8 onshore e 1,5 di microtunnel che attraverserà un tratto sottostante la spiaggia, collegando la parte in superficie della condotta a quella sottomarina a Mesagne (Brindisi).
Intanto, il Ministro dello Sviluppo Economico Guidi ha comunicato l’intenzione di rendere le infrastrutture energetiche prioritarie per aumentare la sicurezza delle forniture: saranno coinvolti gasdotti di importazione, rigassificatori, stoccaggi. Il Dpcm con i criteri per l'individuazione di rigassificatori e stoccaggi gas “strategici” e come tali meritevoli di una garanzia sui ricavi coperta dalle tariffe dovrebbe arrivare per fine anno.
“La pubblicazione dei criteri per la definizione delle infrastrutture strategiche potrà essere completata entro il termine del presente anno”, scrive l'Autorità per l'energia nel recente Dco 417/14.
L’obiettivo del governo è quello di limitare le fragilità del sistema nazionale e aumentare anche la sicurezza delle forniture di gas per l’Italia, velocizzando i tempi per la concessione delle autorizzazioni.