Idrogeno verde sui binari, al via il progetto per la tratta ferroviaria Sansepolcro-Sulmona
Coinvolte Iberdrola, AECOM, società “Fortune 500” e Cinque International. Si tratta di una tratta parzialmente non elettrificata e percorsa da treni diesel giunti a fine vita
Iberdrola ha siglato un protocollo d’intesa con AECOM, la società “Fortune 500” - leader mondiale nel settore delle infrastrutture -, Ancitel Energia e Ambiente, società specializzata nello sviluppo sostenibile dei territori, e Cinque International, società attiva nell’implementazioni di soluzioni legate all’utilizzo di idrogeno verde, per lo sviluppo del progetto di riconversione a idrogeno verde della dorsale ferroviaria appenninica che collega Sansepolcro (Arezzo) a Sulmona (L’Aquila).
Il progetto
Si tratta di una linea di comunicazione lunga oltre 300 km, strategica per il collegamento delle aree interne dell’Italia che attraversa Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo passando per Perugia, Terni, Rieti e L’Aquila. Una tratta parzialmente non elettrificata e percorsa da treni diesel giunti a fine vita: con il passaggio all’alimentazione a idrogeno si ridurranno drasticamente i costi rispetto all’elettrificazione tradizionale e si porteranno innovazione e sviluppo in aree soggette a spopolamento e deindustrializzazione, spiega una nota. Il protocollo include anche una valutazione di fattibilità tecnica per lo sviluppo della linea trasversale Ferrovia dei Due Mari a idrogeno che dovrebbe collegare l’Aeroporto di Fiumicino e Roma a San Benedetto del Tronto passando per Rieti, Amatrice ed Ascoli Piceno, facendo di Roma la prima capitale al mondo servita da treni a idrogeno.
Il rilancio dell’Appennino
Le iniziative di riconversione fanno parte del progetto integrato e sostenibile per il rilancio dell’Appennino centrale promosso in prima istanza da AECOM, Ancitel Energia e Ambiente e Cinque International. Il progetto di sviluppo è incentrato sul ricorso a treni elettrici a idrogeno, come leva per attrarre investimenti produttivi nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2009, del 2016 e del 2017, che negli ultimi anni hanno sofferto lo spopolamento e il declino economico, fenomeni aggravati dalla diffusione della pandemia.