L’Imu in mare. Come pagano le tasse i rigassificatori
Gli impianti in mare sono assoggettati come quelli sulla terraferma: l’imposta grava sugli alloggi dell’equipaggio
Gli impianti energetici in mezzo al mare pagano o no l’Imu? E in che misura? L’emendamento al ddl Bilancio 2018 N. 63.4 non fa alcun riferimento all’esenzione dell’Imu per i rigassificatori, ma il documento dà una precisazione di ciò che è assoggettabile a questa imposta.
L’emendamento, con riferimento ai manufatti ubicati nel mare territoriale destinati all’esercizio dell’attività di rigassificazione del gas naturale liquefatto (dotati di autonomia funzionale e reddituale che non dipende dallo sfruttamento del sottofondo marino), dispone che rientri nella nozione di fabbricato assoggettabile a imposizione la sola porzione del manufatto destinato a uso abitativo e di servizi civili.
In altre parole, come negli impianti normali sulla terraferma (nei quali per esempio sono assogettate all’Imu le palazzine uffici) anche i rigassificatori pagano l’imposta sugli alloggi dell’equipaggio e sulle loro pertinenze.