Permessi per la ricerca di idrocarburi in Emilia: la Regione vuole spiegare
Due gli appuntamenti nel modenese e nel reggiano con gli assessori regionali Palma Costi (Attività Produttive) e Paola Gazzolo (Ambiente) e i tecnici di Regione, Ingv, Università e Mise
Evitare che la mancanza di informazioni corrette generi inutili allarmismi e notizie infondate, in particolare sul tema della ricerca di idrocarburi. È questo l’obiettivo di due incontri previsti a Formigine, nel modenese, giovedì 20 luglio e a Fabbrico, nel reggiano, martedì 25 luglio con gli assessori regionali dell'Emilia-Romagna Palma Costi (Attività Produttive) e Paola Gazzolo (Ambiente) e i tecnici di Regione, Ingv, Università e Ministero per lo sviluppo economico (Mise).
Due incontri, aperti al pubblico, dove ad intervenire saranno le istituzioni regionali, tecniche e scientifiche, per fornire ai cittadini delle aree interessate una corretta e scientifica informazione su tutti gli aspetti che riguardano le attività di ricerca, con particolare attenzione al tema della tutela ambientale nei permessi di ricerca degli idrocarburi.
Per fare questo, la Regione ha chiesto e ottenuto dal Mise una sospensiva relativa ai permessi ‘Fantozza’, nel reggiano, e ‘Bugia', nel modenese e nel reggiano, proprio per informare in via preliminare i cittadini sulle procedure adottate a tutela della sicurezza e dell’ambiente, a partire dalla valutazione di impatto ambientale e dalle linee guida applicate dopo le raccomandazioni della Commissione Ichese (organismo voluto dalla Regione per garantire attraverso la conoscenza, il monitoraggio e il controllo, la tutela del territorio rispetto al tema delle estrazioni).
I tecnici della Regione, del ministero dello Sviluppo economico, dell’Università e dell’Ingv chiariranno innanzitutto, che i permessi di ricerca di idrocarburi ‘Fantozza’ e ‘Bugia’ riguardano solo indagini geofisiche di aree limitate di territorio. Non si tratta dunque di perforazioni del terreno.