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Petrolio. Così gli italiani lasciano l’auto diesel e vanno verso la benzina. I consumi di novembre

where Roma when Mer, 27/12/2023 who roberto

Il cherosene per aerei continua il suo recupero verso i livelli pre-pandemia (+21,3%). Prezzi in flessione dei carburanti in novembre. L’analisi dell’Unem

Nei primi undici mesi dell’annoauto.jpg i consumi totali si sono ridotti dell’1,3% rispetto al 2022, in larga parte per il “crollo” della petrolchimica (-490mila tonnellate), dei bunker navali (- 183mila) e dei consumi di olio combustibile per la termoelettrica (-173mila tonnellate), nonostante il sostegno della mobilità stradale e la ripresa del trasporto aereo. Sostanzialmente in linea con i valori dello scorso anno sono invece per il mese di novembre le vendite totali al mercato: il sostegno maggiore è arrivato dal trasporto aereo che per la prima volta ha superato anche i livelli pre-Covid, mentre i carburanti (benzina+gasolio) hanno mostrato un andamento lievemente negativo rispetto al novembre 2022 quando si registrarono vendite maggiori dovute all’anticipazione dei rifornimenti in vista, dal 1° dicembre 2022, della riduzione dello sconto di accisa e il conseguente incremento dei prezzi alla pompa di 10 centesimi al litro più Iva. È quanto apprendiamo dal quadro di Unem nel suo aggiornamento degli ultimi undici mesi e del mese di novembre.
 
I primi undici mesi 2023
Nei primi undici mesi 2023 i consumi petroliferi sono ammontati a circa 52,8 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,3% (-685mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2022. Le vendite di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 28,9 milioni di tonnellate, in lieve flessione (-0,2%, -67mila tonnellate) rispetto ai primi undici mesi 2022. In particolare, rispetto al periodo gennaio-novembre 2022: la benzina totale ha mostrato un incremento del 4,3% (+309mila tonnellate), con una crescita quasi analoga della benzina venduta sulla rete (+4,4%); il gasolio autotrazione ha invece evidenziato un calo dell’1,7% (-376mila tonnellate), con una diminuzione dell’1,1% per il gasolio venduto sulla rete.
Si conferma la contrapposizione fra le tendenze dei due carburanti, con i volumi di benzina in aumento ed il gasolio che ripiega, spinti da fattori ormai strutturali, quali il costante passaggio dal gasolio alla benzina da parte degli automobilisti, e da altri motivi contingenti, quali il sostanziale ristagno delle dinamiche economiche, con l’industria ancora debole e gli investimenti in difficoltà, dati gli altri tassi di interesse, nonostante il calo dell’inflazione.
Il carboturbo continua il suo recupero verso i livelli pre-pandemia, con un aumento del 21,3% rispetto allo stesso periodo 2022. Nei primi undici mesi 2023 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo 2022. Quelle a benzina hanno rappresentato il 28,4% del totale (era il 27,9% nei primi undici mesi 2022), quelle a gasolio il 17,6% (era il 19,5% nello stesso periodo del 2022), mentre le ibride HEV si sono attestate al 36% (era il 34,2% nello stesso periodo del 2022).
 Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 9,1%, a metano dello 0,1%, quello delle elettriche ricaricabili dell’8,5% (era 8,6% nello stesso periodo 2022), di cui 4,4% PHEV/Plug-in e 4,1% BEV.
 
I consumi di novembre

In novembre il totale delle vendite destinate al mercato, ossia escludendo i consumi legati alle attività industriali di raffinazione, è stato sostanzialmente in linea con quello del novembre 2022 (-0,2% pari a 7mila tonnellate in meno), quale risultato di dinamiche contrapposte fra i diversi prodotti: il leggero calo di quelli destinati alla mobilità stradale è stato infatti più che compensato da quelli per la mobilità aerea e navale e da altri prodotti in recupero, fra i quali quelli per il riscaldamento; si conferma il buon momento di bitumi e lubrificanti, giunti al sesto mese consecutivo in aumento.
Complessivamente i consumi petroliferi italiani, a parità di giorni lavorativi rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono stati pari 4,8 milioni di tonnellate, in calo dell’1,7% (-85mila tonnellate). A tale risultato ha contribuito sostanzialmente azzeramento dell’olio combustibile per la termoelettrica (- 98,9%), che già da marzo scorso sconta la fine della fase di emergenza legata al gas.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a poco meno di 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento del 4,8% rispetto allo stesso mese del 2022 (-131mila tonnellate). Tale dinamica riflette tuttavia un confronto con volumi di novembre 2022 in qualche misura “falsati” dall’anticipazione dei rifornimenti negli ultimi giorni del mese per evitare gli effetti della riduzione, dal 1° dicembre 2022, dello sconto di accisa e il conseguente incremento dei prezzi alla pompa di 10 centesimi più Iva. Appare invece di interesse il confronto con il loro livello pre-pandemico, rispetto al quale risultano più alti di 162mila tonnellate (+6,7%): la variazione più elevata fra quelle registrate quest’anno. In riferimento ai prezzi dei carburanti, mediamente nel mese di novembre sono risultati entrambi in flessione rispetto ad ottobre: 1,837 €/litro la benzina e 1,825 per il gasolio con andamento che continua in discesa.
 
Meno carburanti in novembre
Passando agli andamenti dei singoli prodotti: la benzina totale ha mostrato un decremento del 3,1% (-21mila tonnellate) rispetto a novembre 2022, con andamento analogo per la benzina venduta sulla rete. Si ritiene un modesto calo conseguente più a motivi statistici (il confronto con un novembre 2022 falsato
dall’anticipazione dei rifornimenti), piuttosto che a una inversione di tendenza, considerato che si tratta comunque di volumi più alti di 104mila tonnellate rispetto al novembre 2019 (+19,8%); il gasolio autotrazione con 110mila tonnellate in meno, ha rilevato un calo del 5,4% rispetto a novembre 2022, con il canale rete in maggiore sofferenza (-7,3%) ed il canale extra-rete in flessione, ma meno marcata
(-3,7%). La variazione particolarmente negativa del canale rete riflette sostanzialmente il proseguimento di quei fattori già evidenziati nel corso dell’anno per i veicoli auto, con la crescente sostituzione
dell’alimentazione a gasolio con la benzina (soprattutto ibridizzata), a cui si aggiunge l’effetto “statistico” del confronto con i volumi di novembre 2022, inficiati dal cambio della fiscalità. Il canale extrarete sembra invece indicare un possibile miglioramento del trasporto merci pesante, tanto più che rispetto al suo livello pre-pandemico, a novembre è risultato più alto di 38mila tonnellate (+4,2%).
Nuovo incremento dei volumi di carburante per aerei (jet fuel), che ha rilevato una crescita del 18,8% (+54mila tonnellate) rispetto a novembre 2022: volumi che per la prima volta da quasi 3 anni, anche se solo di 5mila tonnellate, superano quelli del 2019 (+1,5%). Ciò rappresenta sicuramente un segnale positivo per il settore turistico italiano, che conta per circa l’11% del valore aggiunto nazionale, sul quale la pandemia ha inciso pesantemente.

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