Petrolio. In Tunisia gli anti-nimby: manifestazioni per chiedere più trivelle
Manifestazioni a Tunisi, Tozeur e Tataouine al motto di “il popolo vuole la sua parte di petrolio”. La produzione stimata del Paese si aggira intorno ai 51mila barili al giorno
L'amministratore delegato dalla compagnia energetica statale tunisina Etap, Mohamed Akrout, ha rivelato i dati reali della produzione petrolifera tunisina, sottolineando che la produzione stimata del Paese si aggira intorno ai 51mila barili al giorno.
Il petrolio è un diritto - Parlando ai media tunisini, il manager ha definito completamente infondate le voci che parlano di una marea di petrolio scoperta nel sottosuolo tunisino diffuse in questi mesi dagli organizzatori della campagna (“uinu el-petrol”, dov'è il petrolio), avviata sui social network per screditare il Governo. Centinaia di dimostranti si erano riuniti anche l’altro giorno a Tunisi in avenue Bourguiba, ma anche a Tozeur e a Tataouine, chiedendo di estrarre più greggio a beneficio dei cittadini. Gli slogan lanciati erano “il popolo vuole la sua parte di petrolio” e “il petrolio è un diritto, banda di ladri”.
I dati di Etap - Il responsabile di Etap ha annunciato che nei prossimi giorni il ministero dell'Industria pubblicherà sul suo sito i dati relativi alla produzione del settore energetico, al fine di rispondere con il metodo della trasparenza alle accuse di brogli e speculazioni. Anticipando alcuni dati, Akrout ha confermato una produzione di 51mila barili al giorno, scesa di 4mila unità in seguito alla chiusura per proteste dei pozzi di Kebeli nella regione Faouar. La produzione di metano è pari a 6,9 milioni di metri cubi al giorno, quantità insufficiente a sostenere il consumo interno, pari a 15 milioni di metri cubi, che diventano 20 milioni nella stagione estiva. Per l'ad di Etap tale situazione costringe il paese ad acquisire il 55% del gas dall'Algeria.
Una decina di compagnie, soprattutto estere, stanno conducendo campagne di ricerca di nuovi giacimenti. Con la società algerina Sonatrach sono stati scoperti quattro pozzi di petrolio al confine con l'Algeria con un potenziale produttivo di 40 milioni di barili al giorno.