Piano Mattei. Che cosa ha detto Meloni in Egitto e alla prima cabina di regia
La premier ha incontrato il presidente Abdel Fattah al-Sisi assieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inaugurato la cabina di regia sul Piano Mattei, i cui contenuti sono in gran parte a tutt’oggi da delineare ma – come ha detto al primo incontro - “invita il Sistema Paese a sostenere e a partecipare alla strategia definita dal governo per la cooperazione con il continente africano”. Un percorso in cui rientra anche la missione della premier domenica in Egitto dove ha incontrato il presidente Abdel Fattah al-Sisi assieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, il primo ministro belga Alexander De Croo, quello greco Kyriakos Mitsotakis, quello cipriota Nikos Christodoulidis e il cancelliere austriaco Karl Nehammer e che porterà ad elevare le relazioni al livello di partenariato globale e strategico, con uno stanziamento totale tra prestiti e sovvenzioni di 7,4 miliardi fino al 2027.
L’incontro al Cairo
Sul tavolo egiziano dell’incontro al vertice c'era un memorandum sulla falsa riga di quello avviato con la Tunisia, con focus sul controllo dei flussi migratori. Una mossa contestata nel Parlamento europeo da socialisti, liberali, verdi e una parte del Ppe, secondo cui Bruxelles non può erogare fondi a Paesi dove democrazia e diritti umani non sono garantiti. Per Meloni invece “si è trattato di un meeting storico per i rapporti tra Egitto e Unione Europea: il partenariato globale e strategico si inserisce nel contesto attuale in cui ci troviamo ad affrontare molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo a un livello inimmaginabile. Questa iniziativa dimostra la nostra disponibilità a rafforzare e incoraggiare un nuovo metodo strutturale di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo". C'è "un'enorme apertura di credito" dai Paesi africani, a cui si deve rispondere con "concretezza", rendendo realtà la promessa di un approccio "da pari a pari".
La prima cabina di regia
Per quanto riguarda invece il primo incontro della cabina di regia che si è svolto venerdì erano presenti ministri, rappresentanti di Regioni, Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Ice, Cdp, Conferenza dei rettori delle università, imprese a partecipazione pubblica e industriali, società civile e Terzo settore, nonché enti pubblici e privati. Un format "ampio e articolato", ha spiegato Meloni, proprio "per coinvolgere tutto il Sistema Italia nella grande sfida, mettendo in rete le esperienze migliori che già esistono, i progetti più efficaci e le risorse adeguate delle quali disponiamo". Il Piano – ha detto la premier - è in costante aggiornamento e aperto ai contributi” della cabina di regia, che tornerà a riunirsi per una seconda volta ad aprile. I contributi devono arrivare “entro la fine di questo mese”, perché “bisogna essere veloci” e “arrivare all’approvazione della stesura consolidata del testo nella seconda riunione della cabina”.