Al Qaeda ora attacca Iraq e Yemen - Sventati attentati a impianti petroliferi
I terroristi volevano far saltare un impianto petrolifero nei pressi di Baghdad usando autocisterna riempite di esplosivo, mentre nel Golfo di Aden un attacco suicida avrebbe dovuto danneggiare un oleodotto che collega i giacimenti di gas Marib con il terminal di Belhaf
Al Qaeda sembra aver messo nel mirino le infrastrutture energetiche del Nord Africa e del Medio Oriente, in particolare Yemen e Iraq. Nel paese un tempo guidato da Saddam è stato infatti sventato un mega-attentato terroristico di Al Qaeda, che pianificava di far saltare un impianto petrolifero nei pressi di Baghdad usando delle autocisterne piene di esplosivo. Lo rivelano fonti della sicurezza e del ministero del petrolio iracheni.
“Abbiamo arrestato un leader di Al Qaeda strategico per questa zona - ha dichiarato una fonte di alto livello della sicurezza - che aveva organizzato un attacco contro un grande impianto petrolifero di Baghdad”. Il nome, per ragioni di sicurezza e fino a quando non saranno compiuti gli accertamenti, non è stato rivelato.
“Avevano progettato di riempire di esplosivi e di minare varie autocisterna”, ha aggiunto la fonte: in particolare, quelle che trasportano regolarmente il greggio dai pozzi di Bassora, nel sud dell'Iraq, verso i serbatoi di stoccaggio di un grande impianto di Baghdad.
L'area della capitale ha vari impianti petroliferi, fra cui i pozzi di East Baghdad, la cui produzione al momento è limitata a 10mila barili al giorno per rifornire la grande raffineria di Doura, anch'essa in zona, oltre a strutture per l'estrazione del gas naturale.
Nei giorni scorso l'esercito yemenita ha sventato invece un attacco suicida ad un oleodotto che collega i giacimenti di gas Marib (est) con il terminal di Belhaf nel Golfo di Aden. Lo ha riferito una fonte militare accusando al Qaida.
I soldati hanno aperto il fuoco su una macchina sospetta, “una autobomba guidata da un kamikaze di al Qaida”, ha sottolineato la fonte.