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Il ribaltone. Ecco come sarà la nuova organizzazione societaria di Eni

where San Donato Milanese (Mi) when Lun, 23/09/2024 who roberto

Piena emersione del valore delle società satellite, ulteriore rafforzamento delle eccellenze operative dei business nuovi e tradizionali, accelerazione e completamento della trasformazione industriale della Chimica e del downstream tradizionale

Il consiglio di amministrazione palazzo-eni-roma.jpgdi Eni ha approvato la nuova struttura organizzativa della società.
 
Gli obiettivi strategici
Le priorità strategiche su cui orientare l’organizzazione di Eni riguardano: lo sviluppo ed emersione del valore delle società satellite nei settori tradizionali e nei nuovi business (a oggi Vår Energi e Azule da un lato, Plenitude ed Enilive dall’altro), attraverso l’ingresso di nuovi partner e la quotazione, con cui creare sempre maggiore valore da destinare alla crescita dei business legati alla transizione energetica e alla remunerazione degli azionisti;  il rafforzamento delle performance operative che hanno contraddistinto i successi Eni negli ultimi anni con miglioramento del time-to-market e dell’eccellenza operativa anche nelle nuove iniziative industriali legate alla transizione (bioraffinerie, ccs eccetera);  il completamento dell’integrazione della value chain oil&gas up-midstream, power e trading, per catturare tutti i margini a valle della catena del valore;  l’accelerazione della trasformazione industriale della raffinazione tradizionale in bio, della chimica verso nuove piattaforme specializzate, circolari e bio, e del risanamento ambientale verso nuovi mercati, aumentando le potenzialità dei business di transizione e puntando al recupero di marginalità;  la continua spinta sull’efficienza, sullo sviluppo tecnologico e sulle capabilities distintive dei servizi offerti dai centri di competenza trasversali per contribuire a un’organizzazione flessibile e snella.
 
Le tre nuove strutture
Per eseguire al meglio questa nuova e importante fase strategica, che dà ulteriore spinta verso l’attuazione della transizione energetica e quindi verso una maggiore offerta di prodotti innovativi low carbon, la società ha quindi deciso di riorganizzare le attività di business in tre strutture volte ad assicurare massima efficacia di azione e affidate ad altrettanti chief operating officer posti alle dipendenze dell’amministratore delegato. In particolare: - viene costituita la struttura “chief transition & financial officer”, a guida del chief operating officer e chief financial officer Francesco Gattei.
A questa struttura faranno capo l’elaborazione e implementazione della strategia economica e finanziaria di Eni, e riferiranno anche le due società (Plenitude ed Enilive) legate alla transizione energetica nell’ottica di una loro massima valorizzazione economica e finanziaria sul mercato e di un loro sempre maggiore rafforzamento in termini di eccellenza operativa e industriale.
L’attuale struttura “natural resources” è ridenominata in “global natural resources” e sarà guidata dal chief operating officer Guido Brusco. Questa struttura sarà dotata di tutte le leve tecniche, operative e di ingegneria per la realizzazione dei progetti della società; verrà inoltre integrata con il business power generation & marketing e le attività del trading oil al fine di elaborare un’offerta sempre più competitiva e sinergica, cogliendo i margini a valle della catena del valore in modo più efficace; continuerà a gestire lo sviluppo operativo dei nuovi business della ccs e degli agri-hub, nonché lo sviluppo organico di upstream con un basso break-even, basse emissività, strategia multi-locale e nuove business combination per massimizzare opportunità di crescita.
Viene infine creata una nuova struttura denominata “industrial transformation”, che sarà guidata dal chief operating officer Giuseppe Ricci e si concentrerà in primo luogo sull’accelerazione delle attività di ristrutturazione e trasformazione industriale della chimica (Versalis) in una logica di innovazione, specializzazione e circolarità, e proseguirà la trasformazione del downstream tradizionale (raffinazione) e l’evoluzione delle attività di risanamento ambientale (Eni Rewind).
La corporate, mantenendo il suo ruolo di indirizzo, coordinamento ed erogazione di servizi specializzati, continuerà a lavorare per avere un assetto organizzativo delle funzioni di supporto ai business sempre più funzionale rispetto al nuovo modello satellitare e di business combination della società. Queste funzioni continueranno a contribuire con elevate competenze allo sviluppo e gestione delle attività di business, ricercando, allo stesso tempo, maggiore efficienza nelle attività e servizi erogati. Tra queste funzioni, la struttura Technology mantiene il ruolo di centro di competenza, know-how e controllo mettendo a fattor comune esperienze trasversali e innovazione e focalizzandosi su r&d, digitale, intelligenza artificiale e quantistica.
 
Il commento di Descalzi
L’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi ha così commentato: “Questo nuovo assetto rappresenta un’importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all’esecuzione della nostra strategia. La nuova organizzazione ci permetterà di diffondere ulteriormente la nostra eccellenza operativa in tutte le aree di business, di accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore, con grande attenzione alla trasformazione e rilancio dei business strutturalmente penalizzati dallo scenario, in un quadro di forte presidio sull’efficienza”.

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