Il ricatto – Se l’Europa condanna Gazprom, il prezzo del gas salirà per tutti i paesi consumatori
L'avvertimento è del vicepremier russo Arkadi Dvorkovich. L’eventuale conseguenza di una multa miliardaria per concorrenza sleale nei paesi dell’est potrebbe ricadere su tutta l’Europa. Disaccordo anche sui contratti a lungo termine take or pay
Se Gazprom verrà condannata dalla Commissione europea per violazione della concorrenza, ci saranno conseguenze sul prezzo del gas per tutti i Paesi europei. Con un’affermazione che sembra più un avvertimento che altro, il vicepremier russo Arkadi Dvorkovich ha reso pubblicamente noto come Mosca intenda procedere sui vari tavoli internazionali delle trattative sul futuro energetico.
“Noi siamo chiari sul fatto che, se ci saranno conseguenze per noi, ci saranno conseguenze anche per loro”, ha avvertito in un’intervista al quotidiano Kommersant.
“Gazprom ha il gas e l'Europa ha bisogno del gas. Se, a causa dei rischi della regolamentazione, Gazprom non potrà fornire il gas nei volumi richiesti, allora il prezzo del gas in Europa aumenterà”, ha osservato.
La partita, in effetti, si gioca anche sulla delicata questione dei contratti a lungo termine “take or pay”, con i giganti energetici dei vari Paesi tra cui l’Italia, la cui risoluzione coinvolge Eni in termini di sicurezza energetica.
“Per ora le posizioni sono distanti, le negoziazioni non sono facili, ma la mia posizione è che sono necessarie regole del gioco a lungo termine”, ha proseguito. “Oppure seguiamo le regole del mercato, ma allora gli organi della regolamentazione non devono intervenire nella vicenda e devono lasciare a Gazprom e alle società consumatrici la possibilità di accordarsi tra loro”, ha spiegato.
“Se poi noi decidiamo che i principi dell'economia di mercato non si possono applicare pienamente, allora ci vogliono accordi intergovernativi, tra Russia e Ue, che avranno più forza delle direttive europee”, ha aggiunto.
Nei mesi scorsi la Commissione europea ha deciso di formalizzare una procedura di infrazione nel sospetto che Gazprom abbia manipolato la concorrenza sul mercato del gas in otto paesi dell'Est europeo, tutti ex satelliti di Mosca, dalla Polonia alla Bulgaria. Il rischio è quello di una multa sino a 10 miliardi di euro.