Rumors dagli States, in Iran metà dei proventi da petrolio bloccati su conti esteri
Nella prima metà del 2013 i proventi dall’Iran dalle esportazioni di petrolio erano pari a circa 3,4 miliardi di dollari al mese. Se le informazioni sono vere, vuol dire che Teheran non è in grado di spendere né riportare in patria il 44% circa delle entrate dalla vendita di greggio
Quasi la metà dei proventi mensili dell'Iran derivanti dalle esportazioni di greggio - circa 1,5 miliardi di dollari - viene accumulata in conti esteri a causa delle sanzioni internazionali che restringono l'accesso di Teheran al denaro.
La stima è stata fornita ad Associated Press da un funzionario degli Stati Uniti. Secondo questa valutazione, nella prima metà del 2013 i proventi iraniani da esportazioni di petrolio erano pari a circa 3,4 miliardi di dollari al mese. Se le informazioni fossero vere, questo significherebbe che Teheran non è in grado di spendere né riportare in patria il 44% circa delle entrate dalla vendita di greggio. Gli Stati Uniti sperano che le sanzioni imposte contro la Repubblica Islamica costringeranno il Paese a cercare un compromesso sul suo programma nucleare, che secondo l'Occidente è mirato a sviluppare armi atomiche.
L' Iran sostiene invece che il programma nucleare abbia esclusivamente obiettivi pacifici.