Scelte. La Repubblica Ceca vuole uscire dal carbone e rafforzare il nucleare entro il 2033
Il carbone rappresenta tutt'oggi la fonte della metà della produzione elettrica nel paese. Entro la fine del 2022 una nuova legge energetica
Il nuovo governo ceco del premier Petr Fiala (nella foto) intende eliminare gradualmente il carbone dal suo mix energetico entro il 2033 e rafforzare l'approvvigionamento dal nucleare. È quello che si legge nel programma pubblicato dall'Esecutivo. "Vediamo il futuro del settore energetico ceco in una combinazione di energia nucleare e fonti rinnovabili decentralizzate", si legge nel documento. "Creeremo le condizioni per la transizione energetica e lo sviluppo delle regioni carbonifere in modo che sia possibile un'uscita dal carbone entro il 2033". Negli anni precedenti una commissione governativa raccomandava un'eliminazione graduale del carbone nel 2038. Il carbone rappresenta tutt'oggi la fonte della metà della produzione di energia elettrica nel paese. Il governo ha constatato che si sarebbe verificato un aumento a breve termine nell'uso del gas naturale. Tuttavia, "un incremento della quota del gas naturale non deve minacciarci geopoliticamente", si legge nel Programma in allusione al gas russo consegnato tramite il gasdotto. A tal fine, la Repubblica ceca "cercherà di acquisire una partecipazione in un terminale di gas naturale liquido in un paese vicino in modo da avere accesso a più risorse".
La condizione e le misure previste
"Le centrali elettriche a carbone verranno dismesse, a condizione che venga fornita una capacità di riserva sufficiente", afferma il documento. Il governo del premier Fiala prevede anche di sostenere i pannelli solari fotovoltaici su almeno 100.000 tetti entro il 2025, accelerare le misure di efficienza energetica nelle abitazioni, espandere gli impianti nucleari esistenti, investire in piccoli reattori modulari di prossima generazione e preparare un deposito speciale per i rifiuti radioattivi. Nel documento si legge anche che il governo intende presentare entro la fine del 2022 una nuova legge energetica.