Siria. L’Isis e i curdi producono petrolio clandestino
La guerra è costata al settore energia 50 miliardi di dollari. L’analisi del ministro siriano del petrolio sul quotidiano al-Watan
Il conflitto siriano, dal suo inizio nel 2011, è costato al settore energetico e minerario del Paese oltre 50 miliardi di dollari. L'allarme è del ministro del Petrolio Souleimane Abbas che, in un'intervista al quotidiano al-Watan, ha spiegato che gli attacchi dei gruppi terroristici e i raid degli Usa contro gli jihadisti hanno gravemente danneggiato le infrastrutture del Paese.
Si tratta di una stima di perdite doppia rispetto a quella annunciata dal governo nel giugno 2014 che parlava di perdite di 21,4 miliardi di dollari. Prima del conflitto la Siria produceva oltre 380mila barili al giorno.
Da gennaio a settembre 2015 la produzione è scesa a 9688 barili e a 14,8 milioni di metri cubi di gas naturale.
Il ministero del Petrolio ha fatto sapere anche che in settembre l'Isis ha prodotto 80mila barili di petrolio, mentre i curdi hanno reso noto di produrre circa 15mila barili al giorno.