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La stangata quotidiana. Benzina e diesel in forte rialzo con l’arrivo delle vacanze

where Roma when Lun, 05/07/2021 who roberto

In poco meno di 6 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di oltre 9 euro per la benzina e di 8 euro per il gasolio

Il nuovo record dei carburanti benzina.jpgalla pompa, in aumento del +16% rispetto al 2020, genererà una stangata per complessivi 7 miliardi di euro a carico dei consumatori e deve portare il Governo ad intervenire con urgenza per frenare la corsa al rialzo dei carburanti. Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori che lancia l’allarme sulle vacanze estive degli italiani. Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico appena pubblicati, ricorda anche l’Unione Nazionale Consumatori, rincarano ancora i prezzi dei carburanti, che si attestano, in modalità self service, a 1,625 euro al litro per la benzina e a 1,486 euro per il gasolio.
 
Truzzi: vacanze salate
“Con le riaperture del paese e il ritorno agli spostamenti tra regioni i listini di benzina e gasolio hanno registrato un’impennata presso i distributori, che potrebbe rappresentare una vera e propria speculazione a danno degli utenti – afferma il presidente Assoutenti Furio Truzzi – Dopo un anno di limiti a viaggi e partenze, infatti, i prezzi alla pompa registrano un forte incremento, in concomitanza con la ripresa degli spostamenti degli italiani. Una situazione che renderà particolarmente “salate” le vacanze estive dei nostri connazionali, perché la corsa dei carburanti determinerà maggiori spese sia per i rifornimenti di carburante, sia per tutta una serie di beni e servizi i cui prezzi risentono in modo diretto dell’andamento di benzina e gasolio”. “Chiediamo al Governo Draghi di intervenire con urgenze per sanzionare qualsiasi speculazioni legata alle partenze degli italiani, e studiare misure per sterilizzare l’eccessiva tassazione che vige sui carburanti in Italia, aggravata da accise anacronistiche come quella per finanziare la guerra d’Etiopia del 1935 o il terremoto del Belice del 1968” conclude Truzzi.
 
271 euro in più in un anno
"Dopo aver sfondato a metà giugno la soglia di 1,6 euro, cosa che non succedeva da due anni, dal 10 giugno 2019, la benzina non arresta la sua corsa e arriva a 1,625 euro al litro. Anche il gasolio raggiunge il valore massimo dal 20 gennaio 2020, quando si attestò a 1.489 euro al litro, un anno e 5 mesi fa" denuncia Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Dall'inizio dell'anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, in poco meno di 6 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 9 euro e 16 cent per la benzina e di 8 euro e 34 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, dell'12,7% e del 12,6%. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 220 euro all'anno per la benzina e 200 euro per il gasolio" prosegue Dona. "In un anno solare, ossia dalla rilevazione del 29 giugno 2020, quando la benzina era pari a 1.399 euro al litro e il gasolio a 1.286 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 11 euro e 27 cent in più per la benzina e 10 euro e 1 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 16,1% e del 15,6%. Un rincaro che, su base annua, produrrebbe una scoppola pari a 271 euro all'anno per la benzina e a 240 euro per il gasolio" conclude Dona.
 
Federpetroli: “Caro prezzi? Potremmo produrre in Italia”
"Comprendo che il caro carburanti di queste settimane sta sensibilizzando il consumatore italiano, specialmente in periodo di vacanza e dopo un'economia debole causa pandemia”. Lo dice a LaPresse Michele Marsiglia, presidente Federpetroli, commentando il rincaro dei prezzi della benzina.  “Alcune compagnie petrolifere hanno deciso di dare dei ritocchi ai prezzi dei carburanti nelle Aree di Servizio, sia in Self che sul Servito: non è solo da pensare come una mossa di guadagno da parte delle major, ma il settore vive particolarmente e con difficoltà la forte impennata dei greggi sui mercati internazionali che, nonostante i margini di raffinazione in calo in diversi paesi, Italia compresa, costringono a strategie di vendite per forza di cose con prezzi al rialzo".

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