Stangate petrolifere, dal primo dicembre verranno ridotti gli sconti sui carburanti
Lo rende noto il Mef, illustrando il decreto su Misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti. Faib: “un errore”
Dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15, mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051. Lo rende noto il Mef, illustrando il decreto su Misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti e sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi metereologici, varato dal Consiglio dei ministri. La riduzione degli sconti, viene precisato, non ha effetto sugli autotrasportatori, che possono contare su altri regimi agevolati.
La reazione dei benzinai di Confeserecenti
"La Faib, la Federazione di categoria dei benzinai di Confesercenti, commenta con preoccupazione la riduzione, da parte del Governo, del taglio, a partire dal prossimo 1° dicembre, delle accise sui carburanti, nonostante lo stesso, in vigore ormai dalla metà di marzo scorso e introdotto in concomitanza con l’acuirsi della crisi energetica, fosse stato appena rinnovato con il Decreto Aiuti Quater fino al 31 dicembre". Lo comunica la Faib-Confesercenti in una nota. "Si tratta - dichiara la Faib - di un errore sia per il rischio di generare rialzi inflattivi dei prezzi delle merci, sia per le conseguenze negative sui consumi, che peseranno sulla stagione festiva natalizia, centrale per la tenuta di commercio e turismo".
“Pur volendo comprendere le ragioni economiche che hanno indotto l’Esecutivo a recuperare risorse per finanziare altri interventi ritenuti necessari, dobbiamo osservare - precisa il Presidente della Faib Giuseppe Sperduto - che ancora una volta si fa leva sui carburanti, essenziali alla mobilità, per il reperimento delle risorse finalizzate ad interventi straordinari”.
La proposta di Assopetroli
Assopetroli-Assoenergia, associazione aderente a Confcommercio, ha inviato al governo in merito alle misure a sostegno di famiglie e imprese, una proposta nella quale l'associazione suggerisce di mantenere la riduzione delle aliquote di accisa sui carburanti e di introdurre un correttivo che consenta agli esercenti di depositi commerciali e di impianti di distribuzione stradale, per i quali il taglio dell'accisa ha significato una svalutazione immediata e drastica del valore delle merci in magazzino, di conguagliare, solo su quelle quantità, le perdite oppure gli utili conseguiti.