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La tragedia e la Borsa. Come hanno reagito i mercati alla tragedia di Suviana sul titolo Enel

where Milano when Lun, 22/04/2024 who roberto

L’analisi di Gabriel Debach di eToro evidenzia le reazioni del mercato di fronte a eventi tragici paragonando l’incidente ad altre grandi tragedie della storia recente

L’incidente all'impianto idroelettricoborsa.jpg Enel a Suviana non ha inciso in maniera sostanziale sull’andamento del titolo in Borsa del colosso energetico italiano. Certamente il titolo ha risentito degli ultimi eventi, mostrando una flessione nelle ultime due sessioni con una chiusura in negativo che non ha mai superato il 2,2%, un calo che si inserisce comunque in un trend di ribasso più ampio che ha colpito l'intero settore delle utility. Lo fa notare in un suo articolo Gabriel Debach, market analyst di eToro, che ha ricordato come eventi come quelli vissuti da Enel possano avere un impatto immediato sul prezzo delle sue azioni, ma è anche importante considerare le reazioni del mercato nel contesto più ampio delle strategie a lungo termine dell'azienda e delle tendenze del settore. Confrontando il calo di Enel con quello di altre aziende nel settore delle utility energetiche in Europa, si osserva come in quei giorni altre aziende hanno registrato flessioni persino più significative, come PGE in Polonia con un -8,56%, Ørsted in Danimarca con un -3,32%, e Acciona in Spagna con un -3,26%, per citarne alcune.
Storici incidenti, quali il disastro di Deepwater Horizon nel 2010, il crollo della diga di Fundão in Brasile nel 2015, il crollo del ponte Morandi nel 2018, il disastro della diga di Brumadinho del 2019 e gli incidenti mortali del 2019 per Boeing dimostrano come tragici eventi possano devastare il valore di mercato delle aziende coinvolte, con perdite che vanno dal 47% al 78% del loro valore, e tempi di recupero che variano significativamente. Vale, per esempio, ha visto una drastica riduzione del valore di mercato del 56% dopo il disastro di Mariana, recuperando in 124 giorni. D'altra parte, la tragedia del ponte Morandi ha portato Atlantia a non recuperare mai completamente il valore delle azioni, culminando nel delisting dalla Borsa di Milano.
 
L’esplosione alla DeepWater Horizon
Il 20 aprile 2010, l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon segnò l'inizio del più grave https://www.e-gazette.it/sezione/eco... disastro ambientale nella storia degli Stati Uniti, con 11 persone che persero la vita e una fuoriuscita di petrolio senza precedenti. La conseguenza immediata per Bp, l'azienda proprietaria della piattaforma, fu un colpo devastante alle sue finanze: in soli 49 giorni di trading, il suo valore di mercato precipitò di 97 miliardi di dollari, rappresentando una perdita del 51% rispetto al valore precedente all'incidente. La strada verso il recupero per Bp fu ardua e lunga; l'azienda necessitò di più di quattro anni, equivalenti a 1046 sessioni di borsa, per riportare le sue azioni al valore antecedente il disastro.
 
La diga in Brasile
Il 5 novembre 2015, il crollo della diga di Fundão a Mariana, Brasile, ha scatenato una delle peggiori catastrofi ambientali del Paese, uccidendo 19 persone e causando danni ambientali irreparabili. Le compagnie minerarie Vale del Brasile e Bhp dell'Australia, responsabili della gestione della diga, hanno affrontato conseguenze finanziarie catastrofiche. Vale ha subito una diminuzione del valore di mercato del 56%, equivalente a una perdita di circa 40 miliardi di dollari, ma è riuscita a recuperare questa perdita significativa in 124 giorni, o 83 sessioni di borsa. Bhp ha incontrato una sorte simile, con una riduzione del valore di mercato del 47%, impiegando 327 giorni, o 224 sessioni di borsa, per rimediare alle perdite
Poi c’è anche il disastro della diga di Brumadinho, avvenuto il 25 gennaio 2019 quando una diga di rifiuti minerari gestita da Vale cedette a Brumadinho, in Brasile, causando la morte di 270 persone, ha avuto ripercussioni devastanti non solo sul piano umano e ambientale, ma anche finanziario per l'azienda proprietaria. Vale, uno dei maggiori produttori di minerale di ferro al mondo, ha subito una drammatica perdita di valore, con un calo del 51% nelle 40 sedute di borsa successive all'evento. Tuttavia, l'azienda ha dimostrato una notevole resilienza finanziaria, riuscendo a recuperare le perdite nel corso delle 206 sessioni successive, evidenziando la volatilità del mercato finanziario in risposta a disastri di tale magnitudo e le sfide nella gestione della ripresa dopo eventi così tragici.
 
Impatto minore su Enel
Osservando questi eventi in una prospettiva più ampia, conclude l’analista, emerge un modello di correzioni di mercato severe, con una media di calo del valore aziendale del 57%, e il punto più basso raggiunto mediamente in 145 sessioni di borsa dopo l'evento. Questa tendenza evidenzia l'estrema sensibilità del mercato azionario alle crisi, sottolineando l'importanza per le aziende di gestire con cura la sicurezza, la reputazione e le relazioni con gli stakeholder, in quanto le ripercussioni finanziarie di tali disastri possono essere profonde e durature. Tuttavia, va notato che la tragedia che ha coinvolto Enel, sebbene seria, sembra avere un impatto meno grave rispetto agli eventi qui riportati.

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