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Trivelle. E invece il governo riduce i vincoli alla ricerca di giacimenti in mare

where Roma when Lun, 21/10/2024 who roberto

Autorizzate le ricerche di idrocarburi a 9 miglia dalla costa, cioè tre miglia più vicine alla costa rispetto alle 12 miglia precedenti. Gava: "Valorizziamo i giacimenti nazionali per ridurre la dipendenza dall’estero”. Bonelli: un decreto disastroso. Assorisorse: approccio positivo

Nel nuovo Decreto legge Ambiente piattaforma-creditsflickr.jpgpresentato dal ministro Pichetto sono state introdotte diverse misure volte a rafforzare la produzione di energia interna, compresa l’estrazione di gas. Tra le norme più rilevanti il decreto stabilisce il proseguimento delle attività già autorizzate per l’estrazione offshore di metano, riducendo il limite entro il quale è vietata per i giacimenti di nuova autorizzazione che si applica ora a partire da 9 miglia dalla costa, contro le 12 miglia precedenti. Viene offerto più margine per le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi.
 
Quelli soddisfatti
Per la viceministra Vannia Gava, "sulle estrazioni di gas naturale coniughiamo salvaguardia dell’ambiente e sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Superiamo il vecchio Pitesai” (il piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee che bloccò lo sfruttamento delle riserve italiane) “valorizzando i giacimenti nazionali che custodiscono riserve importanti per ridurre la dipendenza dall’estero e assicurare all’industria energia nazionale a un prezzo competitivo".
"Valutiamo positivamente – commentano da Assorisorse – il recepimento nel Decreto legge Ambiente delle norme che superano definitivamente il Pitesai. Per quanto riguarda la gas release analizzeremo ciò che prevede la norma, a cominciare da una ricognizione dei volumi di gas e dei tempi di una loro messa a disposizione. In generale la norma riflette un approccio positivo verso le risorse energetiche nazionali".
 
Quelli contrari
“Il decreto sull’ambiente approvato dal governo è disastroso. Blocca l’eolico offshore togliendolo dalle procedure di semplificazione Via l’autorizzazione di questi impianti, autorizza le trivellazioni persino davanti al delta del Po e dà priorità a progetti energetici di interesse strategico, compreso il nucleare. Il governo frena le energie rinnovabili mentre accelera trivellazioni e nucleare, confermando di voler fermare la transizione energetica. Nonostante la retorica sulla transizione ecologica, non ha approvato il piano per le zone idonee alle rinnovabili e blocca tutto con la norma Lollobrigida, mentre concede trivellazioni in aree fragili dal punto di vista idrogeologico”. Così in una nota il deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli.
 
Il ponte di Messina
Bonelli in una nota segnala anche che sarà il governo ad “autorizzare la valutazione d’impatto ambientale per il ponte sullo stretto di Messina. È quello che prevede l’articolo 1, comma 1, la norma voluta e inserita, nel decreto ambiente approvato dal Consiglio dei Ministri. Come è noto, la commissione tecnica sulla Via ha espresso ben 236 osservazioni sul progetto, e alcune autorità dello Stato, come l’Ingv, non sono state coinvolte nella valutazione”. A che servono leggi e approfondimenti sui problemi, si chiede, quando una riunione tra esponenti politici può decidere su ambiente, sicurezza, espropri, deportazioni, piloni che scivolano su faglie sismiche? Questo governo si è assunto la responsabilità di far prevalere la politica sulla scienza, mettendo in secondo piano la sicurezza. Ma la premier è stata informata da Salvini che il progetto prevede che il pilone lato Calabria poggi su una faglia sismica attiva, come indicato dalla cartografia dell’Ispra?

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