Trivelle. Il Piano per la Transizione sostenibile delle aree idonee (Pitesai) trasmesso dal MiTE alla Conferenza Unificata
Il Piano per la Transizione sostenibile delle aree idonee è stato inviate alle Regioni per il varo. Nel frattempo, non sarà autorizzata alcuna attività estrattiva
Il ministero della Transizione ecologica ha trasmesso alla Conferenza Unificata il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (il cosiddetto PITESAI).
Cosa prevede il Piano
Il Piano individua le aree in terraferma e in mare dove non sarà più possibile svolgere attività di ricerca e produzione di idrocarburi e quelle residue dove sarà possibile proseguire tali attività al termine di una verifica puntuale della loro sostenibilità in funzione di tutti i vincoli di tipo ambientale presenti sul territorio, tenendo conto che comunque l’utilizzo dei combustibili fossili si concluderà nel medio termine in funzione degli obiettivi di decarbonizzazione che rappresentano il cardine della politica energetica italiana.
Cingolani: confronto con le Regioni
“È stato un lavoro condotto con grande attenzione e in tempi ristrettissimi, dato che gli ultimi commenti da parte degli Enti locali e delle Regioni interessate sono giunti in prossimità del 14 settembre, scadenza della consultazione pubblica nella fase di Valutazione Ambientale Strategica” ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica Cingolani. “Il piano potrà ora essere affinato con il confronto durante i lavori della Conferenza Unificata, in modo da giungere il prima possibile all’intesa prevista per l’adozione. Nel frattempo, il MiTE non autorizzerà alcuna nuova attività estrattiva e di ricerca”.
FacciamoEco: serve ulteriore proroga
“Noi di FacciamoEco non possiamo non manifestare una forte delusione, essendo stati proprio noi i promotori dell'emendamento che prolungava la sospensione per evitare possibili cortocircuiti, e suggeriamo caldamente al Ministro Cingolani e al Governo di adoperarsi con urgenza per affrontare la situazione, anche emanando un’ulteriore proroga che congeli tutto quanto è pendente. Altrimenti possono ripartire gli iter che erano stati sospesi dalla moratoria, dando un devastante messaggio pro-trivelle che contrasta con la transizione ecologica. E il fatto che prima della conclusione di questi procedimenti si spera arriverà il Pitesai, non è una grande rassicurazione. Tanto più che una moratoria già prorogata due volte e tre esecutivi non sono bastati ad emanarlo”. Così in una nota congiunta i deputati di FacciamoECO Rossella Muroni, Andrea Cecconi, Lorenzo Fioramonti, Alessandro Fusacchia e Antonio Lombardo.