Agricoltura – Così l’intelligenza artificiale può mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici
Pubblicato lo studio dell’Enea con l’Università di Bari che individua le “sentinelle” della salute del terreno. Gli scienziati: «Si potranno sviluppare soluzioni innovative per mitigare gli effetti del clima e adottare pratiche agricole sostenibili»
Studiare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute del suolo grazie all’intelligenza artificiale (AI). È l’obiettivo di una ricerca condotta dall’Enea con l’Università degli studi di Bari, di cui sulla rivista Machine learning and knowledge extraction sono stati pubblicati i primi risultati che aprono nuove prospettive per la gestione sostenibile del suolo, la tutela dell’ambiente e la sicurezza alimentare.
«Le tecniche di machine learning che abbiamo usato ci hanno permesso di identificare una delle principali “sentinelle” della salute del terreno, il microbioma, vale a dire l’insieme di batteri, funghi e protisti che popolano il terreno e giocano un ruolo cruciale nella dinamica del carbonio nel suolo in risposta al cambiamento climatico», spiega Claudia Zoani, ricercatrice Enea della divisione Sistemi agroalimentari sostenibili e coautrice dello studio insieme al gruppo di lavoro dell’Università di Bari coordinato dalla professoressa Sabina Tangaro.
Il cambiamento climatico, in effetti, altera i regimi di temperatura e le precipitazioni, influenzando la temperatura del suolo e la disponibilità di acqua. Questi cambiamenti modificano la distribuzione delle comunità microbiche e, di conseguenza, i processi di decomposizione della materia organica. «L’aumento delle temperature accelera i processi di decomposizione del microbioma, incrementando la quantità di gas serra emessi in atmosfera, come l’anidride carbonica e il metano. Il risultato è un peggioramento della qualità del suolo che mette a rischio la produzione agricola e la sicurezza alimentare di milioni di persone nel mondo», sottolinea Zoani. Quando la temperatura del suolo aumenta, i microrganismi tendono a lavorare più velocemente e a produrre più anidride carbonica (CO2) che sarà rilasciata in atmosfera. Conoscere il valore dell’attività del microbioma diventa importante per prevedere come il ciclo del carbonio nel suolo risponderà al riscaldamento globale. E, in questo contesto, «l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo fondamentale perché offre strumenti molto efficaci per analizzare dati complessi, fare previsioni e sviluppare soluzioni innovative per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e adottare pratiche agricole sostenibili che promuovano la produzione alimentare nel lungo termine», approfondisce la professoressa Tangaro.