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Automobile in crisi: così la transizione elettrica affonda l’Europa dell’auto

where Roma when Gio, 10/10/2024 who roberto

L’agenzia Agi lancia l’allarme: nel giro di poche settimane Bmw, Volkswagen e Stellantis hanno rivisto al ribasso le stime per il 2024. Il settore dell’auto europeo contribuisce per 460 miliardi di euro al prodotto interno lordo del Vecchio Continente e impiega quattro milioni di lavoratori

Il settore dell’automobile flickr-vwbulli_0.jpgin Europa è in crisi, alle prese con gli effetti della difficile transizione all’elettrico, che per ora vede i marchi cinesi e la statunitense Tesla nettamente in vantaggio nella competizione globale (pur con una contrazione delle stesse vendite “green”, come spieghiamo nella notizia precedente). E ciò nonostante i dazi imposti dalla Ue sui veicoli in arrivo dalle case automobilistiche di Pechino.
Nel giro delle ultime settimane Bmw, Volkswagen e Stellantis hanno rivisto al ribasso le stime per il 2024, tanto che hanno ripreso a circolare le indiscrezioni sulla possibile fusione tra quest’ultima e Renault, che creerebbe un super gruppo proprietario di una ventina di marchi. Il presente, però, fa il bilancio l’agenzia Agi, è fatto di calo delle vendite – in un mix tra costo della transizione, concorrenza cinese, cambiamento delle abitudini che ha portato a un minore uso delle automobili – con il rischio di un crollo occupazionale nella filiera. Questione che desta grande preoccupazione, perché il settore dell’automotive europeo contribuisce per 460 miliardi di euro al prodotto interno lordo del Vecchio Continente, impiegando quattro milioni di lavoratori.
 
La prima volta della Germania?
Da settimane, ricorda l’Agi, in Germania si discute della possibilità di chiudere uno stabilimento della Volkswagen: sarebbe la prima volta in quasi novant’anni di storia del gigante tedesco; e una discussione analoga si sta svolgendo in Belgio per un sito Audi, che fa parte dello stesso gruppo.
Non va meglio nel comparto del lusso. Aston Martin segna un -25% alla Borsa di Londra, dato che sta tagliando l’obiettivo di volumi all’ingrosso per il 2024 di circa mille veicoli per affrontare il problema.

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