Le consegne su scooter elettrici di Deliveroo, esempio di sostenibilità: lo dice una ricerca universitaria
Un articolo di un gruppo di ricercatori del Dipartimento Scienze Agrarie dell’Università di Palermo pubblicato dalla rivista scientifica “Sustainability” analizza il caso Deliveroo
“Deliveroo rappresenta un buon esempio di sostenibilità e di diffusione di buone pratiche tra i principali protagonisti del settore del food delivery. È evidente che l'adozione di mezzi di trasporto sostenibili, tra cui e-bike o e-scooter, può effettivamente contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera”. A dirlo è un gruppo di ricercatori del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, e del Department of Marketing dell’University of Nicosia (Cipro) in un articolo pubblicato dalla rivista scientifica Sustainability, dal titolo “Contribution to the Sustainability Challenges of the Food-Delivery Sector: finding from the Deliveroo Italy Case Study”. L’esperienza di Deliveroo nella sostenibilità ambientale e, più nello specifico, nella mobilità green è stata, infatti, adottata quale “case history” di successo per analizzare i principali fattori capaci di incidere sull’adozione di strategie sostenibili nel settore del food delivery.
“Siamo orgogliosi che un’università così importante abbia individuato nella nostra esperienza un esempio di decisioni e buone pratiche da seguire nell'ambito della sostenibilità ambientale” ha detto Matteo Sarzana, General Manager Deliveroo Italia. “Abbiamo scelto di commentare questo lavoro in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, promossa dalla Commissione Europea e supportata in Italia dal Ministero dell'Ambiente, proprio per contribuire ulteriormente al dibattito attorno a questi temi, così cruciali per il futuro del nostro pianeta. Attraverso il nostro impegno vogliamo che Deliveroo rappresenti e crei valore non solo dal punto di vista economico ed occupazionale, ma anche sociale ed ambientale per le comunità e nei territori in cui opera”.
“Quella di Deliveroo - dice il Prof. Antonino Galati, Professore Associato di Economia ed Estimo Rurale e autore dell’articolo insieme alla Prof.ssa Maria Crescimanno, Prof. Demetris Vrontis, dell’Università di Nicosia e Dr. Dario Saggia - è un’esperienza di rilevante interesse del settore, capace di raccontare come innovazione tecnologica, sostenibilità e tutela dell'ambiente possano andare di pari passo. Nel caso di Deliveroo, a fare la differenza è una cultura aziendale fortemente orientata alla sostenibilità, che ispira le scelte del top management e lo sviluppo delle strategie di business”.
La sostenibilità di Deliveroo: dalla cultura aziendale alle scelte operative
Ma in che modo si distingue l'impegno di Deliveroo? Ecco cosa scrivono i ricercatori: “L'impegno verso la sostenibilità e il rispetto dell'ambiente caratterizzano le attività della piattaforma e sono parte della cultura aziendale. Da questa prospettiva, un comitato interno chiamato Deliveroo Goes Green ha l'obiettivo di proporre al top management iniziative mirate alla sostenibilità e alla costruzione di una cultura aziendale green. E i risultati sono il frutto di una cultura aziendale orientata alla sostenibilità che integra, nel momento decisionale e strategico e nella fase operativa, impegno sociale, ambientale ed economico”.
Più nel dettaglio, l'articolo ricorda che la scelta del mezzo da parte dei rider ricade prevalentemente sulla bici (il 49% dei casi), a cui si aggiunge il 6,5% delle e-bike, il cui numero è di recente aumentato sia in valore assoluto che percentuale. Seguono gli altri mezzi, come lo scooter e le auto. Tuttavia, Deliveroo - si legge nello studio - “sostiene e promuove la diffusione di veicoli elettrici, attraverso partnership strategiche con aziende che possono garantire soluzioni vantaggiose per i rider. Ultima, in ordine di tempo, è quella con GoVolt, start-up che fornisce servizi sostenibili di microbilità in sharing”. I dati, sottolineano i ricercatori, hanno rilevato l'efficacia della strategia di mobilità sostenibile adottata che ha comportato una riduzione a livello mondiale di 6.400 tonnellate di CO2 non emesse nell'atmosfera grazie all'utilizzo di biciclette e, di queste, 700 tonnellate solo in Italia: una quantità pari a quella assorbita da 20.000 piante.