Consumi sostenibili, gli italiani sono più interessati ora che in passato
Secondo una ricerca condotta da Harris Interactive per eBay, aumenta il numero dei consumatori interessati alla sostenibilità e la rivendita e l’acquisto online di prodotti usati
Sembra essere cresciuta significativamente la volontà degli italiani di adottare stili di vita e comportamenti sostenibili: secondo una ricerca condotta da Harris Interactive per eBay su sostenibilità e comportamenti d’acquisto degli italiani, il 95% degli intervistati si è detto interessato alla sostenibilità, e ben l'82% del campione ha detto di essere più interessato ora che in passato.
Una propensione ai comportamenti responsabili che si concretizza, innanzitutto, riciclando il più possibile: per il 68% degli interpellati, infatti, è questa l’azione sostenibile più comune, seguita dalla scelta di prodotti con packaging ridotto (42%) e da quelli prodotti localmente (39%). Non solo: il 28% preferisce acquistare direttamente da imprese locali e il 24% comprare meno. Per essere più sostenibili, il 19% degli intervistati compra prodotti ricondizionati, il 18% vende i propri prodotti che non usa più e il 16% sceglie prodotti di seconda mano.
Proprio la rivendita di oggetti sui siti di e-commerce e l’acquisto di articoli usati si dimostrano tendenze in crescita: il 47% degli intervistati vende online più oggetti indesiderati di quanto fatto in passato e il 40% compra più prodotti di seconda mano. Eliminare gli oggetti non più necessari (59%) e guadagnare (54%) sono le ragioni più comuni per cui gli intervistati hanno venduto il loro ultimo articolo su un sito di e-commerce, seguiti dalla volontà di estendere nel tempo la vita dei propri prodotti (44%), di ridurre i rifiuti e risparmiare risorse naturali (40%), comprarne altri (38%), e per adottare uno stile di vita più sostenibile e aiutare l’ambiente (28%). Un atteggiamento che non solo fa bene all’ambiente, ma anche all’umore: il 94% di chi vende il proprio usato online si sente felice sapendo che i suoi vecchi oggetti vengono riutilizzati da qualcun altro. Dall’altro lato, la ragione principale per cui le persone comprano più prodotti di seconda mano rispetto al passato è il risparmio, ma anche la sostenibilità gioca un ruolo chiave quando si acquistano prodotti di seconda mano: per il 51% del campione, il motivo sta nella volontà di estendere nel tempo la vita di un prodotto, per il 42% nel ridurre rifiuti e risparmiare risorse naturali, per il 38% nella volontà di adottare comportamenti più sostenibili e aiutare l’ambiente e per il 24% per ridurre il packaging. Non solo: comprando prodotti di seconda mano si intende anche supportare i business locali (24%) e sostenere progetti di charity (15%).
Cosa chiede il consumatore sostenibile alle aziende? Secondo l’indagine, per il 54% il modo migliore in cui i marchi possono dimostrare che sono sostenibili è risparmiare risorse naturali, per il 48% ridurre i gas serra, per il 47% ridurre l’anidride carbonica; equivalente la percentuale di coloro che considerano positivamente il lancio di progetti e iniziative sostenibili e la compensazione dell’anidride carbonica attraverso la piantumazione di alberi. Il 36% del campione chiede invece collaborazioni con associazioni ambientaliste, mentre il 34% ritiene fondamentale che le aziende incoraggino l’uso di prodotti di seconda mano.