Credi in un Natale etico e sostenibile? Segui il Decalbero 2024!
Il Wwf suggerisce le dieci azioni che ciascuno può compiere per festeggiare facendo del bene al Pianeta (e al portafogli): dal singolo regalo con sorteggio, agli incarti di riciclo, fino all’albero duraturo. E soprattutto, niente botti!
Il Natale è un periodo in cui rischiamo di avere un impatto significativo sull’ambiente. Con l’uso intensivo di energia per l’illuminazione, l’aumento dei rifiuti e delle emissioni legate ai trasporti e alla produzione di beni, il consumo maggiore di cibo, le festività contribuiscono notevolmente alla pressione sul Pianeta. Però, un Natale sostenibile ed etico è possibile: è tutta questione di scelta. Come ogni anno il Wwf Italia pubblica il Decalbero, suggerendo dieci azioni che ognuno di noi può compiere facilmente per festeggiare facendo del bene a noi stessi e al Pianeta. Eccolo!
1. Un calendario dell’Avvento sociale
Ogni giorno aggiungiamo qualcosa da donare a chi ha bisogno: persone, animali e habitat. Alla Vigilia consegniamo tutto alle associazioni che operano nel sociale o nella salvaguardia della Natura. Nel mondo più di un miliardo di persone, metà delle quali minori, vive in condizioni di povertà estrema. In Italia nel 2023, sono oltre 2 milioni le famiglie in povertà assoluta, l’8,4% del totale. Il fenomeno colpisce anche 5,7 milioni di individui, pari a quasi il 10% del totale dei residenti in Italia. È possibile anche regalare un futuro a una specie in pericolo, scegliendo l’adozione simbolica sul sito wwf.it/adozioni.
2. Confezioni di riciclo
Organizziamo un laboratorio con amici o familiari per creare decorazioni natalizie fatte a mano utilizzando materiali di recupero. Durante il Natale i rifiuti aumentano notevolmente tra acquisti online, confezioni regalo, imballaggi. Nel caso di carta e cartone si arriva a circa 75-80mila tonnellate di rifiuti (in media oltre 3 kg a famiglia) e circa 125mila tonnellate di imballaggi in plastica.
3. No allo spreco, regaliamo cose “già amate”
Invece di acquistare regali nuovi, perché non dare nuova vita a oggetti usati (e già amati)? Un libro che ha segnato un’epoca o un capo di abbigliamento vintage o nuovo ma mai messo: tutti questi regali possono essere scambiati durante le festività, offrendo qualcosa di unico e personalizzato, ma con un impatto ambientale minore. E per abbattere le emissioni di CO2 (e risparmiare) si può anche organizzare un “Babbo Natale segreto”, in cui si fa e si riceve un solo regalo attraverso un sorteggio: passare da 4-5 regali a uno solo può ridurre le emissioni fino al 77%!
4. Un Natale “unplugged” per proteggere biodiversità e clima
Scegliamo una sera senza elettricità per godere la compagnia di amici o parenti a lume di candele naturali, storie narrate, musica o giochi di società, riscoprendo il valore della semplicità. Durante il periodo natalizio, infatti, si registra un incremento del 30% dei consumi di energia per l’uso delle decorazioni luminose. Prediligiamo le decorazioni “diurne”, come i fiocchi o decorazioni naturali con piante e frutta secchi. Se vogliamo illuminare la casa con luci decorative consideriamo un’illuminazione a led, energia solare o batterie ricaricabili.
5. Angoli di natura nel quartiere
Installiamo su un albero all’esterno delle mangiatoie fatte in casa, riempite con semi, frutta secca o palline di grasso vegetale. Durante il Natale, le nostre città si trasformano in luoghi festosi ed è una buona occasione per esprimere solidarietà anche verso gli animali che condividono con noi le città.
6. Regali da vivere nel verde
Le esperienze sono meglio dei regali materiali. Una lezione di birdwatching, la fitoalimurgia, il teatro all’aperto, l’ingresso in un parco, un’oasi o altre aree naturalistiche, l’iscrizione a un trekking fotografico o a una giornata di raccolta dei rifiuti, sarà sempre l’dea migliore.
7. Detective del regalo etico e green
Ogni oggetto che compriamo ha una storia: materiali, produzione, trasporto e smaltimento. Il nostro compito? Scoprire questa storia e scegliere con cura.
Iniziamo esaminando la natura e la fattura del prodotto: è realizzato con materiali naturali, biologici o riciclati? Evitiamo articoli con componenti dannosi o difficili da smaltire. Verifichiamo anche la sua origine: i regali che provengono da filiere locali che riducono l’impatto del trasporto e sostengono l’economia vicina a te. Prestiamo attenzione alle certificazioni: etichette come Biologico, Fair Trade, Utz, Gots, Fsc o Ecolabel garantiscono che il prodotto rispetti l’ambiente e i lavoratori. Occhio anche agli imballaggi: cerchiamo prodotti sfusi o confezionati in maniera essenziale con materiali naturali e riciclati.
8. Usiamo un albero duraturo
La regola d’oro per l’albero? Usare quello che già possediamo! Se invece dobbiamo acquistarne uno, meglio preferire un albero artificiale di seconda mano oppure un albero vero di specie nostrane come l’abete rosso, ginepro o alloro. Gli alberi artificiali, generalmente realizzati in plastica, possono rilasciare micro plastiche. Finite le feste, se dobbiamo smaltire l’albero ricordiamo: finto nell’indifferenziato, vero all’isola ecologica oppure dal vivaio se ancora in salute.
9. Cene e pranzi sostenibili
Anche a Natale creiamo menù che rispettino la natura! Basta scegliere e consumare cibo responsabilmente, usando ingredienti biologici, locali, di stagione, e non a rischio di estinzione, pianificando i pasti e le quantità in base al numero di invitati per evitare sprechi e conservando bene gli avanzi o recuperandoli con ricette creative da condividere. Infine, no all’usa e getta a tavola. In Italia, durante il periodo delle feste natalizie, circa 500mila tonnellate di cibo non consumate, ancora buone, vengono sprecate. Durante questo periodo fino a 80 euro a famiglia possono finire nella spazzatura. Uno spreco di risorse inaccettabile viste le emergenze ambientali e sociali che affliggono il Pianeta.
10. E niente botti
È importante riflettere sull’inutilità e sulla pericolosità di un’usanza, vietata da molte ordinanze cittadine, a cui si dovrebbe rinunciare senza rimpianti. Si stima che ogni anno in Italia almeno cinquemila animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici. I botti possono rivelarsi letali perché gli animali hanno un sistema uditivo molto più sviluppato del nostro e il rumore degli scoppi ravvicinati può creare paura e disorientamento. I fuochi artificiali sono anche causa di inquinamento, non solo acustico ma anche atmosferico, a causa delle emissioni di particolato fine e composti altamente pericolosi, tra cui metalli pesanti, perclorato d’ammonio, arsenico e altri con valori non trascurabili pericolosi anche per la nostra salute.