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Eco-agricoltura: via libera Ue a tre prodotti biodegradabili

where Bruxelles (Belgio) when Gio, 21/11/2024 who roberto

Film pacciamanti, agenti di rivestimento e polimeri idroritentori, tutti bio-compatibili col suolo, sono stati inclusi all’interno del regolamento fertilizzanti della Ue. Un passo avanti per ridurre le microplastiche nei terreni

Via libera a prodotti biodegradabili agricoltura-biologica-pxhere.jpgin agricoltura. Nuove norme dell’Ue aprono la strada all’uso nel suolo di film pacciamanti, agenti di rivestimento e polimeri idroritentori. In particolare, spiega un articolo dell’Eco dalle Città (www.ecodallecitta.it) i film pacciamanti biodegradabili sono stati riconosciuti come miglioratori del suolo. L’associazione European bioplastics (Eubp) ha accolto positivamente l’inclusione di questi prodotti biodegradabili nel suolo all’interno del regolamento sui prodotti fertilizzanti 1009/2019.

Dal 20 novembre di quest’anno i film pacciamanti biodegradabili possono quindi portare il marchio Ce, segno di conformità agli standard di sicurezza, salute e protezione ambientale dell’Unione europea, come ha sottolineato l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria delle bioplastiche in Europa. Agenti di rivestimento e polimeri idroritentori otterranno invece la certificazione Ce a partire dal 17 ottobre 2028. Grazie a questo marchio, i prodotti potranno essere commercializzati senza restrizioni in tutto lo spazio economico Ue.

Secondo Hasso von Pogrell, direttore di European bioplastics, i film pacciamanti biodegradabili certificati «hanno un comportamento agronomico comprovato e benefici per l’ambiente». Utilizzati da oltre vent’anni, ricorda l’articolo, questi materiali offrono prestazioni paragonabili ai film plastici convenzionali: favoriscono l’aumento della resa e della qualità delle colture, aiutano a controllare le erbe infestanti e migliorano le condizioni di temperatura e umidità del suolo.
L’associazione ricorda infine che i film pacciamanti convenzionali, con spessore inferiore a 30 micrometri, sono spesso difficili da recuperare e rischiano di accumularsi nei campi, contribuendo all’inquinamento da microplastiche. Quelli biodegradabili, al contrario, sono progettati per biodegradarsi direttamente nel suolo, eliminando la necessità di processi di recupero o smaltimento post raccolta. La novità legislativa rappresenta dunque un contributo concreto alla riduzione delle microplastiche nei terreni.

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