Foresta M9 lascia il museo e va a ripopolare i boschi della pianura veneta
Le piante più piccole saranno donate a chi ha aderito al contest “Il Mio Albero”. Gli alberi ad alto fusto torneranno, invece, nel loro habitat naturale presso gli otto Comuni che li adotteranno
La prima mostra temporanea che M9 - Museo del ’900 ha ospitato nel 2021, Foresta M9. Un paesaggio di idee, comunità e futuro, a cura di Luca Molinari e Claudio Bertorelli, si è chiusa nei giorni scorsi. Le 565 essenze arboree che hanno popolato, monitorate dall’Associazione Foreste di Pianura e dai botanici di Vivai Guagno per due mesi, il terzo piano del museo (tra querce, carpini, farnie, oppi, olmi campestri, frassini, ciliegi, sanguinelle, noccioli, cornioli, sambuchi, frangole, biancospini, ligustri, rose canine, prugnoli e lantane) ritorneranno nel loro habitat naturale, ripopolando alcuni boschi nella pianura veneta.
“La foresta M9 è stata un vero esperimento museale e sociale in un momento drammatico in cui tutti gli spazi per la cultura erano chiusi per la pandemia. Abbiamo voluto fortemente questa installazione malgrado tutto, perché è stato importante costruire simboli riconoscibili da tutti e anche perché le istituzioni sono luoghi che respirano con il mondo e devono fornire strumenti pubblici ed emozionali che ci aiutino a leggere un tempo che cambia e a cambiarlo insiemeL -dice Luca Molinari, direttore scientifico di M9 e curatore di Foresta M9 - . Questa foresta per noi tutti è stato un insegnamento su cosa vuole dire prendersi cura e dialogare quotidianamente con un organismo vivente che ci ha donato bellezza, vita e il senso di una continua trasformazione”.
74mila persone sono state raggiunte grazie agli eventi realizzati da M9 in occasione di Foresta M9 e trasmessi via social: tra gli altri Forest Sounds con 4 performance sonore e 12 dj-set; L’Albero dello Yoga con 4 lezioni di yoga a guida di Laura Lena e Gianluca Drei dello Studio Iyengar Yoga Venezia; Il mio ’900 in verde con sei incontri da remoto e quattro in presenza in cui voci d’eccezione hanno raccontato storie di alberi, foreste, boschi, comunità, ecosistemi e sostenibilità; M9 Edu, il dipartimento educativo di M9, ha proposto Forest Lab, una serie di quattro letture animate e creative sul delicato equilibrio tra Uomo e Natura; inoltre i due laboratori “Sentieri tra gli alberi”, all’interno del progetto “Letture in movimento” pensato per le persone più fragili, e in particolare per i bambini con disabilità uditive, sono stati dedicati ai temi di Foresta M9.
A conclusione di Foresta M9 realizzata anche con la collaborazione di Veneto Agricoltura, 8 Comuni di medie e grandi dimensioni, della pianura veneta, riceveranno in dono da M9 alcuni degli alberi che hanno animato l’inedita installazione, per rinvigorire o dare avvio ad altrettante foreste che arricchiranno il territorio. Hanno aderito i Comuni di Cessalto, Concordia Sagittaria, Padova, San Donà di Piave, San Stino di Livenza, Sandrigo, Treviso, assieme all’Isola Certosa e l’Istituzione Boschi e Grandi Parchi del Comune di Venezia.