Giovani italiani, l’82% cambierebbe abitudini per l'ambiente
Ricerca, l'85% si impegna per la raccolta differenziata
La salvaguardia del patrimonio naturale del pianeta è uno dei temi che sta più a cuore ai giovani italiani. L'81,8% di essi si dice infatti disposto a cambiare le proprie abitudini per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta, mentre l'82% dichiara di essere disponibile a ridurre al minimo gli sprechi (dall'acqua alla luce, dalla plastica al cibo). È quanto emerge da una indagine dell'Osservatorio giovani dell'Istituto Toniolo, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, su un campione di 2.000 giovani nati tra il 1982 al 1997.
Dall'indagine emerge che il 70% cerca di scegliere prodotti di aziende impegnate nella salvaguardia dell'ambiente e che l'85,35% si impegna nel fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Oltre il 59% è convinto che la salvaguardia dell'ambiente investa direttamente ogni singolo cittadino.
Il sondaggio evidenzia come la grande maggioranza si dichiari sensibile e attenta (con il 49 per cento che lo è molto), mentre i disinteressati sono meno del 15 per cento. Per oltre la metà degli intervistati l'interesse è aumentato negli ultimi anni.
C'è però anche la convinzione che bisognerebbe poter fare molto di più, soprattutto nel nostro Paese. Per oltre la metà degli intervistati (51,5 per cento) in Italia c'è meno attenzione nel dibattito pubblico verso la questione ambientale. Meno di un giovane su quattro tuttavia si tiene informato in modo sistematico e non solo occasionale. A sapere molto bene cos'è lo sviluppo sostenibile è poco più del 10 per cento dei giovani. Infine, oltre l'80 per cento è poco attratto dalle associazioni oggi attivamente impegnate su questi fronti.