Ignoranza green, il 70% degli italiani non sa cos’è la “carbon footprint”
Il 40% dichiara inoltre di non essere a conoscenza della categoria energetica alla quale appartiene la propria abitazione, né dell’origine dell’energia che consuma. I dati in una ricerca Nielsen-Pulsee
Sempre più italiani dichiarano che andrebbe fatto di più per la tutela dell’ambiente e che bisognerebbe investire maggiormente nelle fonti di energia rinnovabile, per poi riconoscere però candidamente di non conoscere il significato della locuzione “carbon footprint” o a quale classe energetica appartenga la propria abitazione. È quanto emerge dal Pulsee Energy Index, l’osservatorio realizzato da Pulsee con la società di ricerche di mercato Nielsen sugli usi e consumi degli italiani.
Sono tantissimi gli intervistati (l’89%) che si dicono consapevoli dell’importanza del tema inquinamento ambientale, con il 60% che si dichiara ben informato sull’argomento. La difesa dell’ambiente è uno dei valori più rilevanti in una società attuale e moderna per l’85% delle persone intervistate, e il Paese dovrebbe investire di più in fonti di energia rinnovabili per l’87% di esse. Attenzione anche all’energia che arriva nelle nostre case, elemento che vede la quasi totalità degli intervistati (94%) dichiararsi a favore di una sua natura completamente green, ovvero prodotta solo da fonti rinnovabili. A dare forza al dato anche la disponibilità, dichiarata da 3 italiani su 4 (il 74%), a pagare tra il 5 e il 10% in più per avere energia “green”, rispetto a quella fornita dall’attuale gestore.
Nonostante queste priorità, una parte degli intervistati mostra lacune evidenti in fatto di comportamenti e vita sostenibile: per esempio, il 40% dichiara di non essere a conoscenza della categoria energetica della propria abitazione, né tanto meno conosce l’origine dell’energia utilizzata a casa (luce e gas) e se provenga da fonti rinnovabili (44%). E ancora, più di metà degli intervistati, il 52%, ha dichiarato di non aver mai sentito parlare di “carbon footprint”: il 19% conosce l’espressione, ma non il suo significato.
C’è ancora molta strada da fare per formare una solida coscienza ambientale nelle persone, dunque, ma oggi sono tante le campagne di informazione e sensibilizzazione su comportamenti sostenibili e consapevoli del climate change, a partire da scelte più consapevoli nella scelta dell’energia giusta e pulita per la nostra casa, che può ridurre - se non annullare completamente - la nostra impronta energetica sul pianeta.