In Italia l'automobile resta il mezzo più usato per spostarsi
Ma in diverse città, come Milano, è in atto un cambiamento degli stili di mobilità
A piedi, in tram o con l'autobus, ma soprattutto usando l'automobile. Così gli italiani raggiungono ogni giorno il luogo di lavoro o studio. Sono gli studenti a spostarsi di più a piedi rispetto ai lavoratori (26,6% contro l’11,4%), ma entrambi preferiscono o devono utilizzare dei mezzi di trasporto: lo fa il 72,8% degli studenti e l'87,9% degli occupati.
Il mezzo più diffuso? Nel 2016 si conferma essere l’automobile: la utilizza il 68,9% degli occupati, come conducenti, e il 37,3% di scolari e studenti, come passeggeri. Lo rileva l'edizione 2017 dell’Annuario statistico italiano dell'Istat. I mezzi di trasporto collettivo sono utilizzati in misura maggiore dagli studenti, ma la percentuale resta comunque inferiore rispetto ai mezzi privati.
Il 13,1% di studenti sceglie di raggiungere il luogo di studio in tram o bus (contro il 5,5% di occupati), l’11% in pullman o corriera (contro il 2,0% degli occupati) mentre è più bassa l’utenza degli altri mezzi pubblici. Bassa anche la quota di quanti si recano a scuola o al lavoro utilizzando un mezzo a due ruote, ma comunque studenti e lavoratori sembrano preferire la bici alla moto: tra gli occupati, il 3,6% usa una moto e il 3,7% la bicicletta; tra gli studenti, il 2,0% usa la moto e il 2,4% la bicicletta.
"I dati Istat mostrano un Paese molto arretrato nelle politiche per la mobilità e ancora in balia di una tragica insicurezza stradale", commenta Alberto Fiorillo, responsabile Aree Urbane di Legambiente. Secondo i dati Istat, infatti, in Italia nel 2015 si sono registrati 174.539 incidenti stradali con lesioni a persone. E se rispetto al 2014 gli incidenti sono diminuiti dell’1,4% e i feriti dell’1,7%, le vittime sono aumentate dell’1,4%.
"Tuttavia - aggiunge Fiorillo - se dall'analisi delle percentuali nazionali ci si sposta su alcune situazioni particolari si scopre che in diverse città è in atto un cambiamento profondo degli stili di mobilità: Milano, ad esempio, è sempre più la città del trasporto pubblico, dello sharing e della ciclabilità ed è il centro urbano che ha visto il più consistente calo di auto private in circolazione nel nuovo millennio. Segno evidente che l'Italia non è condannata al traffico e all'inefficienza dei mezzi pubblici: dove si fanno scelte di qualità a favore dei cittadini e dell'efficienza degli spostamenti - conclude Fiorillo - i risultati si raggiungono in tempi relativamente brevi".
Tornando ai dati statistici diffusi da Istat, sono soprattutto i residenti del Mezzogiorno a spostarsi a piedi (il 34,8% degli studenti e il 15,7% degli occupati del Sud e il 33,5% degli studenti e il 13,1% degli occupati delle Isole), mentre è nel Nord-est che si rileva la quota più alta di persone – sia studenti che occupati – che utilizzano abitualmente mezzi di trasporto (rispettivamente 79,5 e 90,6%). In questa ripartizione, si registra inoltre, per entrambe le tipologie di utenti, la più alta frequenza nell’utilizzo della bicicletta (7,6% per gli studenti e 7,5% tra gli occupati).
Nel Nord-ovest si registra la quota più alta di studenti che si sposta utilizzando mezzi di trasporto collettivo, ed è particolarmente utilizzata la rete di trasporto su ferro (treno 7,4%; metropolitana 6,0%). L’auto, sia come passeggero che come conducente, è utilizzata soprattutto dagli studenti del Centro (40,0 e 5,2%).
Si spostano con i mezzi pubblici soprattutto gli occupati delle regioni del Centro (in particolare, treno 5,2%; tram e bus 8%), mentre l’auto è utilizzata soprattutto nel Nord-est (72,3%). Nelle Isole si registra la quota più alta di studenti, che impiega fino a 15 minuti per raggiungere la scuola o l’università (63,4%); all’opposto, la frequenza più alta di spostamenti oltre i 30 minuti riguarda gli occupati del Centro Italia (22,0%).