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Mano alla vanga. Parma vuole piantare 100mila alberi entro il prossimo anno

where Parma when Gio, 11/07/2024 who roberto

Nato con l’obiettivo di creare boschi permanenti il consorzio forestale KilometroVerdeParma in quattro anni ha già messo a dimora 70mila alberi

Mettere a dimora entro il kilometroverdeparma.jpgprossimo anno 100mila alberi: è questo l’obiettivo di KilometroVerdeParma che grazie a sinergie tra pubblico e privato ha messo al centro della sua azione riforestazione, aree verdi e boschi perenni in tutto il territorio di Parma e provincia per ridurre l'impatto ambientale, contrastare il cambiamento climatico e promuovere la biodiversità. Ma anche creare valore per le comunità, spazi vivibili e di socializzazione.
 
Che cosa fanno
Ad oggi il consorzio forestale conta 110 aderenti, tra soci ordinari (proprietari o i possessori dei terreni, tutti collocati nel territorio parmense, destinati a piantagione) e soci sostenitori (che supportano il progetto senza effettuare attività di piantagione). A essi vengono offerti servizi quali l’assistenza tecnica, la progettazione dell’impianto, la partecipazione a progetti e la promozione delle attività e la redazione del manuale di certificazione forestale Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes). Finora sono stati messi a dimora 70mila fra alberi e arbusti su una superficie totale di 70 ettari, promuovendo 45 progetti di riforestazione. Particolare attenzione è rivolta alle nuove generazioni e fin dalla sua nascita il consorzio si dedica al progetto WeTree, coinvolgendo il mondo della scuola parmense di ogni ordine e grado, per sensibilizzare gli studenti sul valore dei boschi urbani e sull’importanza del rispetto della natura. L’iniziativa dal 2020 al 2023 ha interessato 436 classi e più di 10.571 studenti con oltre 105 uscite didattiche tra esplorazioni ambientali e la messa a dimora di alberi. Fitta è la rete di collaborazioni scientifiche portate avanti dal consorzio forestale KilometroVerdeParma. Tra esse l’Università di Parma e l’Orto Botanico, per attività di ricerca sui benefici dei servizi ecosistemici legati alle nuove piantagioni, in particolare all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla mitigazione dell’isola di calore urbana, alla regimazione delle acque, alla riduzione dell’inquinamento e al valore sociale degli spazi verdi.
Sono cinque i settori nei quali si concentreranno le azioni future nell’ambito del contratto climatico di città: edifici e trasporti, rifiuti ed acque reflue, processi e prodotti industriali, agricoltura, forestazione ed altri usi del suolo.

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kilometroverdeparma