Green life

La start-up Vegea ha presentato a Milano la sua collezione di biomateriale ricavato dall'uva

Dalle vinacce, in futuro, non si otterranno solo grappa o olio, ma anche una “pelle” per indumenti eco-chic. È un’idea di Vegea, start-up milanese specializzata in biomateriali per il fashion e il design, che il 5 ottobre ha presentato a Milano la prima collezione al mondo prodotta con questo materiale.
 
Fondatori dell’azienda sono l’architetto Gianpiero Tessitore e il chimico industriale Francesco Merlino. Alla ricerca di soluzioni ecosostenibili e circolari per il settore moda, i due hanno intrapreso un percorso di ricerca, investendo per sviluppare una tecnologia innovativa per la produzione di tessuti tecnici a base vegetale (biobased).
È così nato uno studio, in collaborazione con centri di ricerca specializzati nella sintesi di macromolecole sulle molteplici matrici vegetali dell'agroindustria, con l'obiettivo di creare materiali biobased da fonti vegetali rinnovabili.
La ricerca ha portato ad individuale la materia prima ideale: la vinaccia, ovvero l'insieme dei semi e bucce dell'uva che costituiscono gli scarti della produzione del vino, la quale contiene composti polifunzionali che costituiscono la base ottimale per la creazione di tessuti tecnici ecosostenibili. Nel processo produttivo di Vegea, i derivati di natura organica vengono trasformati in un biomateriale dall’alto valore aggiunto.
 
La capsule collection creata da Tiziano Guardini ci racconta di una musa, creatura del giorno e della notte, legata alla terra ma anche alle stelle, che si muove con un passo sicuro perché avanza in armonia con la natura stessa. Una viaggiatrice nel mondo, che racconta di una nuova sensibilità, del risveglio ad un nuovo sentimento nella creazione di ogni cosa, di quell' “essenziale” raccontato con poesia e lucidità dalla volpe di Antoine de Saint-Exupery.
 
Questa capsule è frutto di un lavoro tra il direttore creativo Tiziano Guardini e di una squadra di artigiani e artisti con una grande sensibilità, che è così riuscita a trasformare prodotti moda in veri e propri artworks: un grande esempio di Made in Italy.