Parma e Firenze. Ecco le prime due città italiane a ottenere il contratto climatico Ue
Il contratto consiste in un piano d'azione che comprende 130 azioni suddivise in 5 settori chiave, insieme a 10 azioni legate alla governance e alla sensibilizzazione dei cittadini
Parma e Firenze sono le prime città italiane ad aver ottenuto dalla Commissione Europea il Contratto Climatico di Città (Climate City Contract). Le altre 21 città cui è stato assegnato il marchio sono: Giannina, Calamata, Kozani, Salonicco (Grecia), Heidelberg (Germania), Lovanio (Belgio), Espoo, Lahti, Lappeenranta, Tampere, Turku (Finlandia), Barcellona, Siviglia (Spagna), Pécs (Ungheria), Malmö (Svezia), Guimarães, Lisbona (Portogallo), Marsiglia, Lione (Francia), Limassol (Cipro) e Smirne (Turchia). Fra le principali istituzioni che hanno preso parte all’evento di premiazione: Iliana Ivanova, commissaria europea per l'Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l'Educazione e i Giovani; Patrick Child, vicedirettore generale presso DG Ambiente - Commissione Europea e responsabile del progetto Missione 100 Città; Marie Donnay, direttrice della task force Ripresa e Resilienza; Teresa Czerwinska, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (Bei).
Contratto Climatico di Città in sintesi
Il contratto consiste in un piano d'azione che comprende 130 azioni suddivise in 5 settori chiave, insieme a 10 azioni legate alla governance e alla sensibilizzazione dei cittadini. Al suo interno sono individuati anche gli investimenti necessari per far raggiungere a Parma la neutralità climatica entro il 2030, obiettivo realizzabile solo attraverso una solida collaborazione fra investimenti pubblici e privati. Proprio per questa ragione, sono state 46 le aziende ed enti attivi sul territorio che hanno sottoscritto il patto, ma l'obiettivo è quello di aumentare in maniera significativa questo numero nei prossimi mesi.
Le strategie delineate nel piano d'azione includono l'elettrificazione del territorio, la pianificazione verde, la mobilità sostenibile, la circolarità delle risorse, la politica alimentare, la riforestazione urbana, l'istruzione e la formazione. L’obiettivo è quello di una riduzione totale dell’85% delle emissioni entro il 2030 e di una ulteriore riduzione del 15% da attuare attraverso misure compensative oppure nuovi interventi che possano aumentare i già ambiziosi obiettivi di sostenibilità presenti nel piano I cinque settori nei quali le azioni ricadono sono: edilizia; trasporti; gestione rifiuti; produzione industriale; agricoltura, verde pubblico e uso del suolo.
I commenti di sindaco e assessore di Parma
Fra i motivi principali del successo di Parma, la Commissione Europea ha evidenziato la particolare capacità di Parma di promuovere una strategia in grado di coinvolgere un'ampia gamma di stakeholder per favorire il benessere economico, la crescita dell'occupazione e lo sviluppo sociale nella comunità. “È un grande onore e una soddisfazione vera avere ricevuto il Mission Label Award che sancisce l’ottimo lavoro fino a qui fatto sul nostro Contratto Climatico di Città. Un lavoro che ha visto il Comune di Parma coordinare una rete di partner che ha deciso di impegnarsi molto concretamente sugli obiettivi che la Missione pone e che è stata particolarmente apprezzata per le azioni già messe in campo e per quelle che stiamo pianificando”, commenta il sindaco Michele Guerra. “Quasi due anni di confronto, progettazione, integrazione tra pubblico e privato, facendo sistema ed avendo un obbiettivo straordinario quanto difficile da raggiungere, ovvero la neutralità nelle emissioni di CO2 al 2030: questo è il Contratto Climatico della Città di Parma che la Commissione Europea ha approvato formalmente” aggiunge Gianluca Borghi, assessore alla sostenibilità ambientale, energetica e alla mobilità “Da adesso, e per i prossimi 6 anni, saremo ancora più determinati nel favorire la produzione di energia rinnovabile, risparmiare energia, efficientare edifici e cicli produttivi”.