Raddoppiano i green jobs in Italia, cresciute le offerte di lavoro
Il 20,5% delle offerte è in Emilia-Romagna, ma crescono anche Lazio e Lombardia. Ingegnere ambientale e Risk Manager i profili più maturi. Lo confermano i dati dell'Osservatorio InfoJobs
Il 2016 è stato un altro anno positivo sul fronte occupazionale per le imprese italiane, che hanno proseguito i piani di assunzione iniziati negli anni precedenti, come confermato dall’ultimo Osservatorio InfoJobs sul Mercato del Lavoro 2016, che ha registrato un aumento del numero degli annunci online del 23% negli ultimi 2 anni.
Anche il settore dei Green Jobs testimonia questo trend incoraggiante, mettendo a segno una performance nettamente migliore rispetto alla media del mercato e qualificandosi come il settore più dinamico in Italia tra il 2014 e il 2016. Lo scorso anno il comparto si è piazzato infatti al sesto posto assoluto per numero di annunci a livello nazionale, con una crescita del +93,9% rispetto al 2015. Il confronto con altri Paesi europei mette ancora di più in evidenza la dinamicità del comparto nel nostro Paese: in Spagna, ad esempio, nel 2016 l’incremento è stato “solo” del +32,3% e il numero di offerte di lavoro è quasi la metà rispetto a quelle italiane (15.500 vs 29.500).
“I nostri dati testimoniano la crescente importanza che il segmento Green riveste in Italia e le significative opportunità che può fornire per lo sviluppo del territorio e l’aumento dell’occupazione. Nel nostro Paese i Green Jobs sono ancora in una fase iniziale: crediamo quindi ci sia un grande potenziale di crescita e successo per coloro che intendono creare un’attività in questo campo” commenta Eva Maggioni, Head of Field Sales & Customer Service di InfoJobs. “InfoJobs continuerà a seguire con molta attenzione l’evoluzione di questo mercato e, grazie al nostro punto di osservazione privilegiato sulle dinamiche del mercato del lavoro, puntiamo a diventare un riferimento per chi cerca e offre lavoro Green.”
Il dettaglio dei settori Green più attivi in Italia mostra come la Consulenza manageriale e revisione sia nettamente il più ricercato con il 76,2% delle offerte di lavoro, seguito a distanza da Servizi Ambientali (15,8%), Energie Rinnovabili e Ambiente (3,2%), Organizzazioni no profit (2,3%) e Consulenza strategica (0,8%) che chiude la Top 5. In fortissimo calo il Turismo (-62,3%).
La categoria professionale più ricercata risulta essere quella di Amministrazione, contabilità e segreteria (20,6% del totale degli annunci sul portale), seguita a breve distanza da Vendite (20,2%). Al terzo posto troviamo Marketing e Comunicazione (17,4%), quindi Manifatturiero, produzione e qualità (8,6%) e Risorse Umane (6,5%). Questo indica probabilmente una crescita delle aziende che ora hanno la necessità di “staffarsi” in tutte le funzioni interne.
A livello regionale, il 20,5% del totale delle offerte Green sono concentrate in Emilia-Romagna, seguita da Lazio (12,1%) e Lombardia (11,8%). Completano la top 5 la Toscana (9,6%) e le Marche (9,1%).
Infine, i dati del portale InfoJobs mostrano anche l’identikit del candidato che desidera lavorare nel mondo Green: tra i 26 e i 35 anni (43,9%), ha un’esperienza fino a 10 anni (69%) e una formazione per il 36,7% universitaria (laurea) e per l’8,6% post universitaria (master o dottorato). Il 38% dei candidati ha solo il diploma di maturità, segno che questa rimane una professione ad elevata specializzazione.
I ruoli più maturi sono gli Ingegneri ambientali, in possesso di un profilo versatile e ricercato nel settore Servizi Ambientali, il Risk Manager, che può lavorare sia in azienda sia in società di consulenza per aiutare a definire le line di sviluppo economico, l’Ingegnere energetico, un profilo sempre più ricercato per le rinnovabili, e il Tecnico meccatronico, il quale grazie alla crescente integrazione tra meccanica ed elettronica, è una figura trasversale richiesta in molti settori Green. I cinque settori più rilevanti da cui provengono i profili dei candidati sono: Turismo (21%), Energia Rinnovabile e Ambiente (17,6%), Carta e Plastica (16,5%), Agroalimentari (14,4%) e Consulenza manageriale e revisione (13,1%).