ResponsiBEERity 2017: Carlsberg Italia punta sulla sostenibilità
Presentato il bilancio di sostenibilità: ridotti del 6% dei consumi idrici complessivi, pari a circa 11 piscine olimpioniche, l’energia utilizzata è al 100% da fonti rinnovabili
Carlsberg Italia ha presentato a Milano il Bilancio di Sostenibilità 2017 che, per il settimo anno consecutivo, delinea il profilo della filiale di Carlsberg Breweries A/S, terzo produttore mondiale di birra, fornendo indicatori utili a valutare risultati e orientamenti dell’Azienda sotto il profilo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
La sostenibilità come concretezza e solidità aziendale
Redatto secondo gli standard internazionali GRI G4 e disponibile da oggi per la consultazione sul sito internet di Carlsberg Italia, il documento traccia gli avanzamenti ottenuti in un percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa, nel quale la sostenibilità è, a tutti gli effetti, lo specchio dell’operatività, dei comportamenti quotidiani e delle relazioni con tutti gli interlocutori dell’Azienda.
“Qualità e sostenibilità hanno contribuito al rilancio di Carlsberg Italia divenendo parte integrante della nostra cultura aziendale, rendendoci più consapevoli del nostro ruolo verso il territorio e i nostri interlocutori” ha sottolineato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia, nel corso dell’evento di presentazione. “Essere sostenibili non è più solo una necessità, ma una vera e propria missione anche laddove i nostri sforzi in apparenza hanno un impatto minore”.
Together Towards ZERO - Insieme verso un futuro sostenibile
Il Bilancio di Sostenibilità 2017 adotta come riferimento della rendicontazione i progressi registrati nel perseguimento degli obiettivi fissati da Together Towards ZERO, la strategia di sostenibilità con cui, dal 2017, Carlsberg Group sta contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. In linea con le indicazioni del Gruppo, Carlsberg Italia si è focalizzata sulle quattro aree di priorità che hanno maggiore impatto sulle attività aziendali: acqua, ingrediente principale della birra; energia ed emissioni nel processo produttivo; salute e sicurezza di chi produce e distribuisce le birre; consumo responsabile.
Sviluppata su solide basi scientifiche, in collaborazione con eminenti esperti, Together Towards ZERO stabilisce una roadmap per gli interventi da realizzare nel Birrificio di Induno Olona, con obiettivi intermedi da conseguire entro il 2022 e il raggiungimento dei nuovi standard di sostenibilità previsti entro il 2030.
I principali numeri della sostenibilità 2017 - ACQUA - obiettivo 2030: zero sprechi d’acqua.
Malgrado un incremento nella produzione, che nel 2017 ha toccato quota 1.411.801 ettolitri di birra (+6% vs 2016), Carlsberg Italia ha ridotto del 6% i propri consumi di acqua, fermi a 433.000 metri cubi. Con l’acqua risparmiata nel 2017 sarebbe possibile riempire 11 piscine olimpioniche. È diminuito anche il consumo specifico di acqua per ettolitro di birra prodotto, passato da 3,5 hl/hl del 2016 a 3,1 hl/hl (-11%), dato perfettamente in linea con il risultato raggiunto a livello di Gruppo. Il merito della maggiore efficienza idrica va ascritto al monitoraggio costante dei consumi, rafforzato con l’installazione di 22 nuovi contatori, su specifiche aree del Birrificio di Induno Olona, letti a cadenza settimanale, che si aggiungono ai 16 i cui dati arrivano direttamente al server di monitoraggio.
Nel corso del 2017, inoltre, sono state gettate le basi per ulteriori progressi nell’uso sostenibile delle risorse idriche in vista del dimezzamento dei consumi d’acqua e dell’azzeramento degli sprechi, pianificati per il 2030. Sono stati conclusi i lavori per la rimessa in esercizio del vecchio impianto di depurazione delle acque reflue, fermo dal 2006. Da novembre 2017, le acque depurate vengono conferite direttamente nel fiume Olona, restituendo all’ambiente acqua di una qualità il più possibile vicina a quella prelevata. L’acqua depurata viene impiegata anche per il lavaggio dell’impianto di trattamento dei fanghi, al posto dell’acqua di rete.