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Riciclo dei tessili, Milano cambia passo

where Milano when Gio, 13/02/2025 who roberto

Al via la collaborazione tra Comune, Retex.Green e Amsa per il recupero dei vestiti buttati (circa 3 kg l’anno per ciascun milanese). Palazzo Marino: “Così valorizziamo l’economia circolare”

Creare una rete di punti di raccoltaretex-green.png per i rifiuti tessili in vari punti vendita della città, rendendo così più comodo per i milanesi smaltire vestiti e tessili indesiderati e non più utilizzati, valorizzando l’economia circolare: con questo obiettivo la giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee di indirizzo per l’attivazione, in via sperimentale, di un accordo tra il Comune, Amsa e il consorzio Retex.Green per sviluppare iniziative di riciclo e recupero di tessili.

A Milano, città che a livello internazionale è riconosciuta anche come capitale della moda, i tessuti rappresentano una parte importante dei rifiuti urbani: la differenziata del tessile vale lo 0,6% della raccolta - secondo gli ultimi aggiornamenti Ispra 2023 - che corrisponde a circa 3 kg per abitante all’anno. Il suo recupero e riciclo possono contribuire in modo importante alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento e alla creazione di nuove opportunità, in ottica di economia circolare.
 
Un consorzio fondato da Confindustria Moda
Il consorzio Retex.Green è stato costituito su iniziativa di Confindustria Moda e di Fondazione del Tessile Italiano, da imprese operanti nella filiera tessile, un settore trainante anche sul fronte dell’innovazione e consapevole dell’impatto ambientale della produzione e del “consumo” di abbigliamento.
 
I commenti
“Le nuove tecnologie ci consentono di trasformare un rifiuto tessile in una risorsa in grado di entrare nuovamente nella filiera del tessile, concretizzando il concetto di economia circolare”, commenta l’assessore all’Ambiente e verde Elena Grandi. “Con questo accordo sperimentale”, prosegue Grandi, “vogliamo fare un passo avanti in sinergia con un settore che è strategico per il Paese e per la nostra città e che può dimostrare e far conoscere buone pratiche di gestione sostenibile dei tessuti per ridurne l’impatto ambientale. È importante far sapere alle cittadine e ai cittadini che nei punti di raccolta potranno portare abbigliamento e altri tessuti non più utilizzati, senza l’obbligo di acquistare prodotti nuovi di tipo equivalente”.
“Grazie a questa iniziativa incrementeremo il numero e il tipo dei punti di raccolta, e ciò produrrà sicuramente un aumento delle quantità recuperate di rifiuto tessile urbano”, aggiunge il direttore di Retex.Green, Mauro Chezzi. Che spiega: “Sperimenteremo pratiche di smontaggio dei capi e svolgeremo test di riciclo chimico e meccanico su un’ampia gamma di fibre tessili, con il fine di reintrodurre le materie prime nelle nostre linee di produzione. Il progetto è stato sviluppato con il nostro general contractor Safe - Hub dei consorzi per le economie circolari - che costruisce e coordina le nostre filiere di recupero”.

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