A teatro va in scena Sybilla, una storia di riciclo
Chiara Borsella, della Compagnia Fuori Contesto, propone anche al pubblico dei piccolissimi un racconto sul tema sempreverde dell'inquinamento da plastica
Sybilla – Una storia di riciclo, scritto e diretto da Chiara Borsella della Compagnia Fuori Contesto, attende il pubblico di Marche Palcoscenico Aperto. Festival del teatro senza teatri, promosso dalla Regione Marche/Assessorato alla Cultura con AMAT, venerdì 9 aprile alle ore 18.30 sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Fuori Contesto.
Lo spettacolo per bambini e famiglie - liberamente ispirato al libro “Sybilla. L’odissea di una bottiglia di plastica” di Marco Mastrorilli - porta in scena una storia di riciclo che ha per protagonista Sybilla, una bottiglia di plastica dotata di anima e sentimenti, con una lingua tutta sua - il “plasticoso”. Dopo mille peripezie e dopo aver incontrato, nel suo lungo viaggio in mare, molti amici di plastica e animali marini, Sybilla comprende quanto il materiale di cui è composta costituisca un vero dramma sia per il presente che per il futuro del pianeta.
Il racconto propone, anche al pubblico dei piccolissimi, il tema sempreverde dell'inquinamento da plastica, dove lo strumento ludico del teatro fa il paio con un potente uso simbolico delle immagini e dei segni della Lis, amplificando e supportando la diffusione di messaggi attraverso vari canali espressivo-sensoriali, per un’accessibilità universale. Nella favola si allude alla vita negli spazi inquinati e alla possibilità di recuperarli, rigenerarli, portando in salvo il nostro pianeta. “Quando ho ideato questa performance ‘ecologica’ – commenta Chiara Borsella – ho immaginato di trasportare lo spettatore in un viaggio che, integrando movimento, immagini e segni della Lis, lo stimolasse a pensare e ‘consumare’ in maniera alternativa, senza perdere mai di vista la componente più giocosa”.
Chiara Borsella è performer, educatrice teatrale e assistente alla comunicazione Lis – Lingua dei segni italiana. Da anni si occupa di teatro sociale ed è Vicepresidente della Compagnia Fuori Contesto, svolgendo progetti di ricerca sull'uso della Lis come strumento performativo di accessibilità negli spettacoli.