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Tutti nei campi! Come l’agricoltura italiana 4.0 è cresciuta del 19% in un anno

where Salerno when Gio, 19/09/2024 who roberto

In totale, il settore agricolo che si integra con le soluzioni tecnologiche più avanzate vale 2,5 miliardi di euro. I dati dell’osservatorio Smart AgriFood

Nel 2023, il mercato dell’agricolturarawpixel-agricoltura.jpg 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Nonostante la crescita inferiore rispetto al periodo 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un interesse vivace per le soluzioni digitali. È quanto emerge da una ricerca dell’osservatorio Smart AgriFood della School of management del Politecnico di Milano con il laboratorio Rise (Research & innovation for smart enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia presentata ad Agrifood Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e dalla Camera di commercio di Salerno. Il report dimostra che i processi basati sull’intelligenza artificiale guideranno la trasformazione del settore agroalimentare. Rimane, tuttavia, centrale l’esigenza di fornire maggiore aiuto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale.
«Il futuro dell’agricoltura italiana passa attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale», ha spiegato il direttore scientifico dell’evento Alex Giordano. «Questi strumenti - ha approfondito Giordano - non sono solo un’opportunità per aumentare la produttività, ma soprattutto per rendere le pratiche agricole più sostenibili ed efficienti. Grazie all’AI, possiamo ottimizzare l’uso delle risorse naturali, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei dati, garantendo trasparenza lungo tutta la filiera agroalimentare. L’Italia ha le potenzialità per guidare questa trasformazione, ma è essenziale fornire alle pmi il sostegno necessario per adottare queste tecnologie e competere su scala globale».
 
Serve più carbon farming
Il carbon farming (pratica agricola che cattura e immagazzina carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità) resta limitata in Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dice di conoscerla e solo il 9% che la adotta. La tracciabilità digitale, poi, si conferma uno strumento chiave per la filiera agroalimentare. Il mercato delle soluzioni per la tracciabilità è in forte crescita, con un incremento del 22% nel 2023. Il report sottolinea come le tecnologie quali l’internet of things, il cloud e la blockchain stiano trasformando il modo in cui i dati vengono raccolti e condivisi, migliorando la visibilità e la sicurezza delle informazioni lungo la catena di distribuzione.
 
Tra CO2 e Xylella
Sempre a Salerno, è stato presentato anche il rapporto sull’agroalimentare italiano dell’Istituto Tagliacarne. Dal report emerge che il riscaldamento climatico impatterebbe negativamente sul settore agricolo italiano, riducendo il valore aggiunto del 2,5% nel 2023 (mentre nel mondo gli indicatori agricoli sono tutti in forte crescita). La produzione di vino, per esempio, è crollata del 17,4%, con il comparto dell’olio d’oliva (fortemente colpito dalla Xylella) che ha registrato un calo del 3%. Alcune colture, come quelle industriali (+10,2%) e i cereali (+6,6%), hanno al contrario registrato un’annata favorevole.

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