Anci-Conai, seminario formativo a Napoli sul rifiuto come risorsa e non come costo
Tappa napoletana per i seminari formativi promossi da Anci nazionale e Conai sui temi della raccolta differenziata
Il ruolo dei Comuni nella raccolta differenziata tra sostenibilità, abbattimento dei costi degli imballaggi e sfide future. Sono i temi centrali dell’incontro che si è tenuto a Napoli nell’ambito dei seminari formativi promossi da Anci e Conai.
Istituzioni ed esperti del settore hanno illustrato ai diversi amministratori presenti i temi fondamentali dell’importante Accordo Quadro (2020/2024) che lega l’associazione dei Comuni con i sette Consorzi di Filiera impegnati in tutta Italia nella gestione del ciclo dei rifiuti. La storica intesa – prevista già dal Decreto Ronchi del 1997 e poi dal D.Lgs 152/06 – rappresenta, difatti, lo strumento attraverso il quale il sistema consortile garantisce ai Comuni italiani la copertura degli oneri sostenuti per fare le raccolte differenziate dei rifiuti di imballaggi. All’incontro, introdotto da Carmelina Cicchiello, Responsabile Dipartimento Patrimonio, Politiche abitative, Demanio e Ciclo integrato dei rifiuti di Anci, hanno preso parte tra i tanti anche il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, il vicepresidente nazionale Conai, Fabio Costarella, Carlo di Domenico, referente Campania di CoReVe, l’ex amministratore di Asia Napoli, Ing. Francesco Iacotucci e Agata Fortunato, architetta referente Anci nazionale e responsabile rifiuti della Città Metropolitana di Torino.
“Nel 2022 – ha ricordato Fortunato alla sala sviscerando alcuni dati sulla raccolta differenziata – sono stati raggiunti gli obiettivi del 2025 per la plastica ma ci sono ancora gap da colmare come a esempio lo smaltimento della plastica”. Secondo le stime del Conai, invece, “il nuovo accordo quadro prevederà corrispettivi che vanno a coprire l’ottanta percento dei costi della raccolta differenziata per i comuni”.
Per il presidente di Anci Campania, nonché sindaco di Caserta, Carlo Marino, la mission principale è rappresentata soprattutto in uno sguardo ampio verso un significativo cambio di paradigma: “La sfida più grande? È far diventare il rifiuto una risorsa e non un costo”. “Il lavoro – ha aggiunto - è sinergico e va fatto insieme perché solo lavorando uniti possiamo costruire delle best practices che diventano un’occasione non solo per la nostra Regione ma per tutto il Paese”.