Bernocchi (Anci), il legislatore raccolga gli spunti dall’esperienza dei Comuni e del Conai
Il delegato dell’associazione dei Comuni chiede di passare da un sistema di consorzi di imballaggi a quello dei consorzi di materiali, per poter disporre di maggiori risorse da destinare alle attività di riciclo e recupero che Bruxelles ci chiede con forza
“La presentazione del Programma generale di riduzione e gestione degli imballaggi del Conai è stata un'occasione utile a fare il punto sulla situazione relativa alla gestione dei rifiuti e, in particolare, dei rifiuti di imballaggio con spunti di interesse che dovrebbero essere raccolti dal legislatore”. Lo afferma Filippo Bernocchi, delegato Anci alle politiche energetiche ed ai rifiuti.
“Mi riferisco, in modo particolare - aggiunge - alle riflessioni di Edo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile e Sub Commissario per la situazione ambientale dell'Ilva, che come Anci condividiamo in pieno, tanto da averle inserite da tempo nella piattaforma programmatica dell'Associazione, nell'ambito della delicata trattativa per il rinnovo dell'Accordo con il Conai”.
“Occorre intervenire per adeguare l’impianto delle norme italiane al contesto europeo - sottolinea Bernocchi - passando da un sistema di consorzi di imballaggi a quello dei consorzi di materiali per poter disporre di maggiori risorse da destinare alle attività di riciclo e recupero che Bruxelles ci chiede con forza. I corrispettivi che il Conai riconosce ai Comuni italiani, oggi pari a poco più di 300 milioni di euro annui e che solo poche centinaia di Comuni riscuotono direttamente, incidono in maniera marginale rispetto alla bolletta rifiuti, che pesa per oltre 9 miliardi di euro, dei quali il non riscosso è quota assai importante, specie nel Mezzogiorno”.