Biorepack alla Milano Design Week
Il consorzio delle plastiche compostabili ha sostenuto il progetto “Città miniera”, installazione dello studio Mario Cucinella Architects
Utilizzare l’esperienza artistica per ricordare che le città sono autentici giacimenti urbani, da usare nella rigenerazione degli ecosistemi terrestri e dei terreni circostanti, a partire dalla valorizzazione della frazione organica dei rifiuti. Parte da questo assunto la partecipazione di Biorepack al progetto “Città Miniera: Design, Dismantle, Disseminate”, installazione firmata dallo studio Mario Cucinella Architects e presente alla Design Week di Milano. L’opera – inaugurata in occasione di Solferino 28, appuntamento con il design di Corriere della Sera, Living e Abitare - è costituita da una foresta di torri luminose che declinano i temi della società e delle città del futuro, con il riuso e il riciclo che costituiscono un passaggio fondamentale per dar vita a comunità capaci di crescere vivendo in positiva simbiosi con gli ecosistemi circostanti.
Nelle città abbonda una materia prima chiamata frazione organica dei rifiuti solidi urbani, più nota come umido. Al percorso di recupero e trattamento dei rifiuti umidi contribuisce, tra l’altro, una famiglia di materiali innovativi, esempio perfetto di bioeconomia circolare: le bioplastiche compostabili, spesso prodotte da materie prime di origine vegetale ottenute da terreni marginali o non adatti all’agricoltura per scopi alimentari, permettono infatti di facilitare la raccolta dell’umido. Non solo: sacchetti, piatti, bicchieri, posate compostabili, conferite insieme ai rifiuti organici, aumentano anche la quantità della raccolta e quindi del compost prodotto.
“In questa sfida, la corretta raccolta e trasformazione dei rifiuti umidi rappresenta un elemento centrale. Questa frazione costituisce infatti il 40% del totale dei rifiuti prodotti quotidianamente dai cittadini” ha sottolineato Marco Versari, presidente di Biorepack. “Facile comprendere che da una sua adeguata valorizzazione dipende sia la possibilità di ottimizzare la raccolta dell'intero ciclo dei rifiuti sia di sfruttare al meglio una risorsa che apporta tanti vantaggi al sistema agricolo italiano”.