Brescia, dal 2016 via al sistema misto di raccolta differenziata
Si risolve cosi il dibattito cittadino tra il sistema a calotta, i cassonetti chiusi che si possono aprire soltanto con una tessera da residente e il porta a porta, che prevede l’abolizione totale dei cassonetti di raccolta
Un po’ di cassonetti con tessera e un po’ di porta a porta: questo il nuovo sistema di raccolta e differenziazione dei rifiuti che Brescia adotterà entro la fine di quest’anno. Lo hanno annunciato il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore all’ecologia Gianluigi Fondra. Una discussione che si era protratta per mesi, tra i due ‘partiti’ della raccolta rifiuti: il sistema a calotta, i cassonetti chiusi e che si possono aprire soltanto con una tessera da residente e il porta a porta, la cosiddetta differenziata integrale con abolizione totale dei cassonetti di raccolta.
La soluzione scelta è il giusto compromesso, per il sindaco Del Bono, che intanto annuncia i prossimi e “realistici” obiettivi, in base anche ad un recente studio Aprica. "Entro cinque anni Brescia dovrà sfondare la quota del 65% per allinearsi alle direttive (e normative) europee. Ad oggi, infatti, il nostro capoluogo è tra i peggiori in Lombardia, ma pure in Italia. Con una differenziata ferma al 38% circa: peggio di Milano, che almeno arriva al 43%".